GERMANOTTA YOUTH
Occasione più propizia non poteva capitare per scoprire uno dei nuovi pub, con programmazione musicale underground, nati nel sempre più pulsante cuore della movida romana (pigneto). Parliamo dell'Alvarado Street che a differenza degli altri omologhi pub capitolini (stile irish/british) è molto curato nell'arredamento, e la sala concerti situata al piano sottostante è una vera chicca; totalmente rivestita di pannelli isolanti in simil velluto grigio, che fanno anche arredamento, e dotato di una allocazione degli apparati mixer ed amplificazione che non fanno trasparire fili volanti. Appena scesi in questa sala-gioiellino ci attende il magma sonoro dei Megattera, atti a presentare il nuovo parto 'Origo' prodotto da Fabio Recchia (mente dei Germanotta Youth), purveyors di un denso electro-noise che ha la precisione degli ingranaggi di un motore a scoppio (quello raffigurato nelle immagini proiettate sullo schermo retrostante) inframmezzato da spaccati minimali di kraut rock Kraftwerk-iano e di derivazione Tangerine Dream. Visti circa un paio d'anni in occasione del festival rock di San Lorenzo (quartiere di Roma) abbiamo notato con piacere che la crescita artistica è stata notevole ed evidente, tralasciando parti più sperimentali per qualcosa di più coeso e dalle fosche tinte industrialoidi. Consigliatissimi. Headliner della serata i più navigati Germanotta Youth del poliedrico polistrumentista (poliglotta, polimero, polifemo e chi più ne ha più ne metta) Fabio Recchia (ex Inferno, ma anche membro di Pharm, Nohaybandatrio e di chissà quante altre band); la band è stata ridotta all'osso (un duo, lui + Giulio Galati - batterista metronomo). La proposta, consentiteci la definizione, è assimilabile ad un progressive-grind; dove il buon fabio suona contemporaneamente tastiere e basso (questo montato al di sopra delle tastiere - parallelamente al terreno - e suonato come se fosse una tastiera). "Magellan Barbecue", molto ilare nelle note di tastiera che la introducono, disegna iperboli insolite nel grind, dato che trattasi di un genere piuttosto integralista (giusto i suoi ex compagni di ventura, Inferno, usavano tastiere o sequencer), ma la poliedrica maestria del Recchia ha saputo piegare al suo volere anche i questi due generi alquanto distanti tra loro, inserendo breakbeat e controtempi su grindate furiose. Per i più curiosi, guardate il teaser di presentazione della nuova formazione su youtube. Uno spettacolo per occhi e orecchie. GERMANOTTA YOUTH: - Grind Kolo (unreleased) - Ravenous black hole - Techno viking (unreleased) - Il Boschetto di Nonna Bava - The Succubus - Magellan Barbeque (unreleased) - Le Nouvelle - Colony Collapse Disorder - The Harvesting Of Soul
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