ELDRITCH + RAISING FEAR
[RAISING FEAR] Una delle cose che mi dà maggiormente fastidio da parte del popolo metal e hard-rock in generale è la continua lamentela di non avere una sufficiente offerta di validi concerti a cui presenziare, motivo che porta ad assistere ad accese discussioni tese a mettere in luce uno scarso operato dei promoter della nostra penisola a scapito di quelli di altri paesi europei. Mi sento di introdurre in questo modo il live report in questione perché, sinceramente, è davvero avvilente assistere, insieme ad una purtroppo sparuta presenza di accorsi per l'occasione, all'esibizione di due tra le più interessanti proposte della scena heavy tricolore, le quali possono vantare già un curriculum artistico di tutto rispetto sia dal punto di vista discografico che da quello più squisitamente live. I Raising Fear, al Motorock As, rappresentano uno di quei gruppi che possono essere ritenuti di "casa", il tutto per la propria assidua frequentazione che annualmente li ripropone sul palco del club lombardo. Anche in questa occasione, nonostante il pubblico sotto il palco risulti tutt'altro che folto, la band nostrana ha dato prova di grande coesione e solidità in un show riuscito e pulsante, il quale ha ovviamente giocato le proprie carte sui brani tratti dai due cd in studio "Mythos" e "Avalon", coadiuvati da un paio di cover di fama internazionale. Cavalcate sostenute, adrenalina a mille e una tenuta del palco ancora più assodata: questo il biglietto da visita di un combo oramai più che maturato, il quale meriterebbe maggiore attenzione da parte di un'audience che, oggi come ieri, cade spesso in fallo nel lasciarsi spesso attrarre dal fascino avvolgente del nome straniero a discapito dei talenti di pura estrazione italica. SETLIST - Gilgamesh - Where Past and Future Unite - Aces High - Blood and Blade - At the gates of avalon - Purification - Thor - Theseus - Ace of Spades [ELDRITCH] Attendevo con particolare interesse la salita al nord Italia degli Eldritch, formazione che ha sudato per anni la dura gavetta prima di diffondere il proprio nome grazie a validi capitoli discografici e importanti apparizioni live, non ultime quelle nel corso di alcune edizioni dell'ormai celeberrimo Gods Of Metal. Anche per gli Eldritch, così come per i Raising Fear, la modesta presenza di pubblico non ha inibito Terence Holler e compagni ad offrire uno show granitico, graffiante e di grande impatto, il quale ha messo in mostra ancora una volta le marcate qualità di una band che nulla ha da invidiare a diversi ed affermati nomi del panorama metal internazionale. Quello che mi ha particolarmente colpito nell'esibizione degli Eldritch è stata la notevole disinvoltura con cui il gruppo ha dimostrato di muoversi tra devastanti approcci heavy, divagazioni progressive e sfumature di chiaro stampo melodico, un mix assolutamente efficace nel ribadire la grande attitudine on-stage di una line-up tecnicamente ineccepibile, trainata con maestria e carisma da un grande singer come il già precedentemente citato Holler. Bravi e (ingiustamente) mai troppo elevati alle giuste cronache del settore, un vero e proprio peccato mortale nei confronti di un nome di appurato valore come quello degli Eldritch. SETLIST - Why - The Deep Sleep - The Dark Inside - The Blackened Day - The World Apart - Reverse - Bless Me Now - More Than Marylin - Save Me - Silent Flame - Suffering Degree - This Everlasting Mind Desease - The Child That Never Smiles - Ghoulish Gift - Still Screaming - Toil Of Mine
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