BULLET FOR MY VALENTINE
Diciamolo, lo scivolone discografico di 'Temper Temper' non ha influito molto sulla carriera dei Bullet For My Valentine vista la costante qualità dei loro show dal vivo (ricordiamo con piacere anche la loro calata di supporto ai Korn un paio di anni fa). La band gallese ha da poco pubblicato 'Venom', un ritorno di forma eccellente, e il New Age sembra scoppiare dal sold out di stasera. Passata la performance dei giapponesi Coldrain, purtroppo mancata causa tardo arrivo sul posto (ma da quello che si diceva, sembra sia stata una performance maiuscola), cominciano i celebri While She Sleeps, conterranei degli headliner e particolarmente in voga in questo periodo. Va detto, la band sul palco si comporta molto bene e i brani tirano, resta da capire quanto durerà questo innamoramento da parte del pubblico. I pezzi da 'This Is Six' non fanno prigioneri e Lawrence Taylor è un frontman estremamente dotato; tutti contenti insomma, in attesa dei Bullet.
Sull'intro 'V' (preceduta da 'Thunderstruck' degli AC/DC) la band sale sul palco e dimostra subito di essere in palla, eccitata dal fatto di poter suonare in un piccolo club stracolmo (segno che le manie di grandezza sono state finalmente abbandonate). 'No Way Out' e il classico '4 Words' picchiano duro, i suoni sono eccellenti e il nuovo bassista Jamie dimostra di essere un ottimo acquisto, e a livello vocale è un fuoriclasse sia in growl che in pulito (a differenza del suo predecessore Jay che tendeva a stonare un po'). La scaletta è ben bilanciata tra brani più vecchi come 'The Poison' o la solita 'Hand Of Blood' e i pezzi dell'ultimo 'Venom', mentre 'Temper Temper' viene completamente e giustamente ignorato. Un plauso va a Padge, sempre più preciso in fase solista, e anche a Tuck che tutto sommato non ha sofferto di grossi cali vocali (se escludiamo 'Raising Hell', il cui ritornello vertiginosamente alto è ben lontano dalle doti canore live di Matt). Un'ora e mezza di metal moderno per un gruppo che ha dimostrato di essere ben più che una fiamma da ragazzini, ma che può reclamare il proprio posto nella scena attuale. Fossero tutti così...
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