BULLET FOR MY VALENTINE
Serata metalcore trendarola al New Age, che chiude la stagione con un colpo di coda clamoroso riunendo sullo stesso palco Bullet For My Valentine e Atreyu, i due giant del metalcore internazionale, per uno show intimo e sicuramente più efficace di quello che entrambi gli act avrebbero presentato, separati, al Gods of Metal di Torino. Fin dal primo pomeriggio il locale trevigiano è assediato da torme di ragazzine più simili a fan dei Backstreet Boys che altro, ma alla fine della serata si conteranno anche presenze più adulte, per un'affluenza numerosa. Prima di partire desidero come al solito ringraziare Lorena e Dario dello staff del New Age per la disponibilità e la gentilezza. Aprono la serata i CANCER BATS, che avevo già avuto modo di vedere in azione coi Funeral For a Friend qualche tempo fa. L'impressione è la stessa; un'ottima band su disco, roba appena discreta dal vivo, che unisce i Pantera a influenze southern e più core senza troppi sussulti. Gli scalmanati delle prime file erano in visibilio, ma i Cancer Bats non sono certo una band che cambierà il music business. C'è da dire però che sono bravi. Le portate principali vengono servite subito dopo, in un New Age dal clima sub tropicale. Gli Atreyu fanno però passare subito la stanchezza aprendo, come da copione, con Bleeding Mascara e facendo scoppiare un putiferio all'interno del locale. La band è in formissima, soprattutto Alex e Brandon (prova maiuscola sia alla voce che alla batteria), mostrando che gli Atreyu meritano il successo che stanno avendo, alla faccia di chi continua a definire il metalcore un trend di passaggio ormai concluso (dovevate esserci stasera, poveri ciarlatani). L'unica pecca della band di OC a dire la verità è stata la scaletta, un po' avara di successi (la cover di Bon Jovi era piuttosto trascurabile, soprattutto se si pensa che non è stata suonata Right Side Of The Bed!), ma siamo contenti così. Dei professionisti. Ormai il New Age è una specie di inferno di sudore, caldo e urla, ma i Bullet For My Valentine, appena salgono sul palco, spazzano via il pubblico con una performance maiuscola. Ormai è innegabile che i gallesi siano sulla cresta dell'onda (l'ultimo Fever è uno dei migliori dischi pop-metalcore in assoluto), e la sicurezza di Tuck e compagni si vede anche dalla prova di stasera. Si parte con Your Betrayal, cantata un po' da tutti quanti, e si vede subito che la band è in forma (anche l'ugola di Tuck è sorprendentemente avara di errori e imprecisioni, e chi lo conosce sa che il frontman ci ha sempre abituato malissimo, da questo punto di vista). Nonostante lo stage minuscolo e il caldo apocalittico, la band non si risparmia e passa in rassegna quasi tutti i classici della propria carriera. Certo è mancata Hearts Burst Into Fire (e Say Goodnight bisogna proprio farla?), ma anche i pezzi del nuovo Fever, tra cui The Last Fight e Alone (nella quale, aggiungo in maniera poco professionale, il signor Tuck si è servito della mano destra del sottoscritto per suonare il tappin iniziale...) si sono dimostrati micidiali, per un concerto che ha dimostrato ancora una volta che i BFMV non sono semplicemente dei poster boy, ma una band vera, che sa suonare, e anche bene. Imperdibili. BULLET FOR MY VALENTINE setlist Your Betrayal Fever Waking The Demon All These Things I Hate (Revolve Around Me) Tears Don't Fall 4 Words (To Choke Upon) The Last Fight Say Goodnight Scream Aim Fire Begging For Mercy Hand Of Blood Alone
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