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BLIND MELON

Sinceramente non avrei puntato un euro sulla mia soddisfazione in uscita dal concerto dei Blind Melon di stasera al Rolling Stone, perché, anche dopo un bellissimo album di come back come ‘For My Friends’, il rimettere insieme definitivamente il gruppo dopo tutti questi anni sapeva di mossa altamente commerciale e poco onesta, ma la persona saggia deve sapersi ricredere di fronte all’evidenza: i Blind Melon sono tornati e sono davvero in grande forma. Unica data italiana del loro tour, partito dagli states il 28 Febbraio, a supporto di ‘For My Friends’, uscito lo scorso anno, album di ritorno sulle scene dopo la morte di Shannon Hoon (ovviamente non considerando il disco postumo ‘Nico’), avvenuta ormai più di tredici anni fa. Non è prevista alcuna band nel ruolo di supporting-act di serata, quindi, sulle note di "2 X 4", alle 21 esatte la band sale sulle assi del Rolling Stone, incredibilmente affollato stasera. Personalmente mi aspettavo che Trevis Warren, colui che ha preso il posto del defunto Shannon dietro al microfono, si confermasse all’altezza del compito, visto ciò che ha saputo fare su disco, ma non credevo si sarebbe dimostrato tanto bravo e carismatico, e tra l’altro perfettamente a suo agio nonostante la giovanissima età, tanto che da subito il pubblico presente sembra quasi guardare a lui come al membro originale ed agli altri quattro come a dei sostituti. Tralasciando lo sterile racconto track by track del set, che ovviamente ha visto le tracce del debut album preferite di gran lunga a quelle prese dagli altri tre dischi, ciò che trovo sia da segnalare è l’enorme amore espresso dall’audience milanese (che tra l’altro ha dimostrato di conoscere a memoria i testi di tutte le canzoni, nessuna esclusa), nei confronti della band, con un calore ed un affetto tangibile e costante che si è levato dal pubblico per tutta la durata dell’esibizione. Per quanto riguarda il gruppo, credo che anche la band sia rimasta piacevolmente colpita dall’accoglienza riservatagli e dal calore dimostrato dal pubblico, perché, con Trevis in testa, più volte durante il concerto, ed a lungo dopo la sua conclusione, si è spinta fino alla transenna per abbracciare fans e stringere mani. Ottima la prova a livello strumentale per tutto il gruppo, e perfetti i suoni lungo tutta la durata del concerto. A sorpresa è "The Pusher", scelta decisamente strana, a chiudere i bis dopo un’esibizione emozionante, esibizione che ha lasciato tutti soddisfatti e che ha confermato a chi come me aveva qualche dubbio che la scelta dei Blind Melon di tornare non è stata solamente una mossa commerciale. - 2 X 4 - I Wonder - For My Friends - Toes Across The Floor - Sleepyhouse - Soak The Sin - Drive - Wishing Well - Change - Mouthful Of Cavities - Hypnotize - Skinned - Paper scratcher - Wilt - No Rain - Galaxie - The Pusher

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