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BLACK DAHLIA FOR EMERGENCY - GIORNO I

A Busto Arsizio scende in campo la beneficienza, e lo fa questa volta sotto forma di un'importante manifestazione atta a raccogliere fondi in favore di Emergency, il tutto sotto il patrocinio dell'associazione culturale Black Dahlia, da sempre sensibile in prima persona di fronte a queste importanti tematiche. L'occasione di offrire l'aiuto ai meno bisognosi arriva grazie ad una due giorni in cui si sono alternate alcune delle più interessanti hard-rock e metal bands del nostro panorama, pronte a raccogliere un invito in cui donare, grazie alla propria musica, un supporto meritevole di tutte le migliori lodi del caso. [Zorro11] [SOVVERSIVO] L'apertura della kermesse viene affidata ai Sovversivo, gruppo già noto all'interno del panorama regionale grazie alla propria partecipazione in alcune importanti manifestazioni sonore, tra le quali meritano un particolare cenno il Perpetual Moonshine, il Tradate Iron Fest e la seconda edizione dell'Hardsounds Heavy Birthday. Nonostante l'evidente assenza di pubblico, fattore che si protrarrà pressoché sino alla fine del festival a causa di un orario (troppo anticipato) indicativamente poco adatto per un evento di questo tipo, la band ha svolto il suo compito con buona professionalità, offrendo ai presenti una decina di composizioni sufficientemente coinvolgenti, divise tra pezzi di proprio repertorio e celeberrime cover di affermati nomi internazionali. Tra i pezzi meglio eseguiti mi sento di citare le proprie ed inedite "Wild Emotions", "Alone Tonight" (tratta dal proprio ultimo demo in studio) e "The Sound Of Heaven", ben miscelate a pezzi di grido quali la cooperiana "Poison" e la made-in-Savatage "Power Of The Night", ben eseguite da una band piuttosto in palla nonostante qualche piccola sbavatura individuata nella sezione ritmica. Dettagli di fondo comunque, inseriti in una prova on-stage sommariamente positiva. [Zorro11] SETLIST - Wild Emotions - Stay - Power Of The Night - Alone Tonight - No Escape From Solitude - The Sound Of Heaven - Out Of Time - Poison - Mr. Crowley [KICKSTART] Attendevo da tempo di poter assistere ad una data live di Joe Salti e soci, occasione che si è presentata grazie all'Emergency Festival e che mi ha soddisfatto a dovere sulle qualità possedute dai Kickstart. Il terzetto nostrano, dedito ad un puro rock 'n' roll miscelato, qua e là, con reminescenze hard e divagazioni southern, ha regalato ai presenti una quarantina di minuti divertenti e perfettamente inseriti nel tipico spirito del già accennato sound, all'interno del quale la band dimostra di sapersi muovere con buona disinvoltura. La setlist dell'esibizione, improntata in buona parte sui pezzi tratti dal proprio cd "Fuel" targato 2004 (all'interno dei quali spiccano in particolar modo la graffiante "Don't Stop" e l'omonima "Kicstart"), viene arricchito dalle azzeccate riproposizioni di classici quali "Born To Be Wild" e "Pump", pezzi che evidenziano a dovere la buona coesione musicale di un trio capace di dare indubbiamente il meglio di sé nella tipica veste live, così come da tradizione degli storici gruppi hard 'n' roll della scena. Una frizzate "Devil's Lonely Night" mette la parentesi fine su un live semplice e godibile, da gustarsi unitamente ad una fresca bevanda e alle note della piacevole musica dei Kickstart, una band che, senza inutili elementi di contorno ma badando unicamente al sodo, ha dimostrato ancora una volta come suonare il puro ed intramontabile rock 'n' roll. Peccato sempre per il pubblico, che anche in questo caso continuava a scarseggiare. [Zorro11] SETLIST - Paradise City - Don't Stop - R&R Beer Bash - (I Am) Free - Touch The Sky - Kickstart - Rider - Blow Your Mind - Pump - Born To Be Wild BIS - Devil's Lonely Night [THE PYTHONS] I milanesi Pythons sono una band che il sottoscritto ama senza mezzi termini rivedere in tutte le occasioni possibili, e questo grazie al loro coinvolgente hard-rock particolarmente personale e tinto di reminescenze provenienti dai primi anni novanta, impreziosito da melodie marcate che sanno catturare già ad un primo impatto. Quella dell'Emergency Festival era l'ennesima occasione per diffondere sul palco la tastabile energia proveniente dai pezzi tratti dal proprio debut cd "Never:Enough", rilasciato sul mercato sotto Valery Records nel 2005 appena trascorso. E la bontà delle composizioni in esso contenute non hanno tardato a regalare emozioni anche in questa ennesima (per i Pitoni) sede live, purtroppo minata in parte da un sound un po' confuso proveniente dall'impianto della manifestazione. Ciò nonostante i rockers lombardi hanno saputo offrire la propria oramai nota carica grazie alla diretta capacità di intrattenimento di brani quali "BlakcStone", "Up To U", "Shadows" e soprattutto "Inner Words", un pezzo che il sottoscritto reputa senza dubbio come uno dei più positivi e coinvolgenti dell'intero anno passato, e che, se prodotto a dovere con un budget degno dei nomi affermati, avrebbe potuto senza dubbio lasciare un indelebile segno all'interno della scena rock che conta. La ciliegina sulla torta del concerto in questione viene individuata nell'immissione di due nuove composizioni inserite nella setlist della serata, all'interno delle quali mi sento di segnalare il potente incedere della solida "Illusion (Liar!)", forse il pezzo più hard mai scritto sin qui dal gruppo milanese. L'ennesima festa tradotta in rock quindi, guidata come sempre dal sorriso e dall'immancabile vena rock dei divertenti The Pythons. [Zorro11] SETLIST - Intro - BlackStone - Up to U - My Shelter - Sweet Heart - Illusion (Liar!) - Inner Words - Rebel Yell - Burning Fever - The Man - Who Cried - Maniac - Shadows [PLANETHARD] Dopo l'ottima esibizione di supporto agli Edge Of Forever al Motorock As, datata esattamente 9 dicembre 2005, quello con la musica dei Planethard era un appuntamento pressoché imperdibile per il sottoscritto, assolutamente stregato dalla grande qualità artistico/esecutiva già intravista nella data in questione, e deciso ora più che mai a riassaporarsi tutta la carica live di un gruppo capace, anche in studio (ed in particolare nel proprio demo "So Good!" del 2005), di dire indiscutibilmente la propria nell'universo hard nostrano (ma non solo) che si rispetti. Un quartetto in grande spolvero, che ha potuto usufruire anche di un sound maggiormente curato rispetto a quello notato nelle esibizioni dei colleghi precedenti (realizzato, in questo caso, grazie alla presenza di Alessandro Del Vecchio dietro alla consolle), ha semplicente trasportato i pochi (ma finalmente accorsi) presenti in una cavalcata americanamente hard di circa un'ora, contraddistinta dalle notevoli doti di intrattenimento del bravo Marco Sivo, un singer di uno spessore tale che poche formazioni nostrane possono vantarsi di possedere. La notevole prova on-stage dei Planethard, aperta dalla elettrizzante "You Got That Fire", si sviluppa in un viaggio di puro hard melodico a stelle e strisce contraddistinto dalla propria attesissima "Unchain My Heart", accompagnata di lì a breve dalle note della BonJoviana "If I Was Your Mother" (perfettamente eseguita dal quartetto tricolore), e dal festoso incedere della mitica "Hush", qui sciorinata ai presenti nella propria appetitosa Gotthard-version. L'apice dell'uscita on-stage viene raggiunto con le toccanti note della suadente ballad "She", pezzo totalmente inedito proveniente direttamente dal repertorio dei Planethard stessi, bissata nel migliore dei modi dalla interessante "You Know Who You Are" e dalla rombante "Daddy Brother Lover & Little Boy" dei mitici Mr. Big. Una divertente prima serata insomma, in cui musica e beneficienza si sono uniti in un tutt'uno per dare supporto e sostegno ai meno fortunati, e che ha visto calare il proprio sipario su pezzi di valenza internazionale quali "Livin On A Prayer" e "It's My Life", eseguiti in contemporanea dai dai singers delle band coinvolte e dall'ugola di Danny Glick, frontman dei Silence (impegnati nel giorno successivo) e promoter in primis della manifestazione in questione. Peccato per l'orario poco adatto, che ha finito per penalizzare in maniera decisa una manifestazione assolutamente degna di nota. [Zorro11] SETLIST - You Got That Fire - Without Words - Unchain My Heart - Hush - If I Was Your Mother - If I Want To Forget Her Love - Long Live Rock 'N' Roll - Everything - She - You Know Who You Are - Daddy Brother Lover & Little Boy - Kill Me (But First Kiss Me) BIS - Livin' On A Prayer - It's My Life - Kickstart My Heart

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