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BEHEMOTH

I Bolzer sono un duo svizzero con all'attivo due soli Ep intitolati 'Aura' e 'Soma'. Salgono sul palco per il sound check ed appena pronti Mr. KzR, voce e chitarra, posiziona in alto il microfono rispetto al viso, alla Lemmy per intenderci, ed insieme al batterista HzR partono sparati col loro mix di death-black piuttosto scarno ed ortodosso, ma al tempo stesso intenso, viscerale, ed a tratti piuttosto originale in alcune soluzioni. Considerando l'assenza del basso e di qualsiasi altro strumento, l'aggressione sonora arriva eccome, anche se su disco ovviamente, l'effetto che riescono a creare è molto più potente che dal vivo. Il risultato finale è positivo e premia la band che si prende con merito gli applausi convinti del già numeroso e attento pubblico.

Fa veramente specie che dalla terra di uno dei Papi più amati degli ultimi 50 anni venga fuori una delle band più sataniste (forse la più millantata o la più pubblicizzata?) che il music biz ricordi rispetto al satanismo di copertina di band quali Deicide; il caso vuole che da terra papale (polonia) sempre in terra papale son venuti a suonare - Roma. Uno stage grandguignolescamente imponente, dove balzava immediatamente agli occhi la batteria superaccessoriata (sembra la pubblicità di una batteria di pentole) piazzata ad un metro e mezzo sopra al palco; esalazioni sulfuree, odore di incenso, luci e fumi a ricreare uno scenario da girone dantesco; a fare da sfondo al tutto il classico telone inneggiante le fiamme dell'inferno (tanto per cambiare) e Nergal che fin dalle prime battute ha immediatamente chiarito quale saebbe stato il tema principale della serata: satan. Il nuovo 'The Satanist' segna chiaramente un cambio di rotta nella carriera della band, verso sonorità meno aggressive e tecniche, a favore invece di una nuova visione quasi spirituale (al contrario), della propria visione compositiva del suonare estremo.

Nei primi tre brani del concerto siamo rimasti alquanto interdetti da una certa legnosità del batterista (che si limitava a portare avanti dei giri piuttosto semplici con movimenti rallentati quasi fossero impediti da problemi fisici o da scarsa attitudine allo strumento) fortunatamente l'impressione è andata scemando con l'andare del concerto, probabilmente il panzer polacco è un diesel ed aveva bisogno di carburare. Grande professionalità dimostrata dalla band, movimenti imponenti e capacità di calamitare l'attenzione da parte del frontman che purtroppo ha dimostrato di aver perso molta della profondità vocale che dimostra di possedere su disco (probabilmente la malattia ha lasciato strascichi) e riusciva a sopperire quando intervenivano le 'dolci' ugole di Orion e Seth; l'esecuzione è stata impeccabile come la loro classe ma la mancanza di potenza nel sound (povero di bassi) ha tolto il potere terremotante che la band possiede su disco. Nella scaletta presentata per l'occasione sono stati molteplici i rimandi a riff dichiaratamente slayeriani (mentre su 'Demigod' - dal quale avremmo gradito qualche brano in più - il saccheggiamento è marcatamente Morbid Angel "Conquer All"). In definitiva sono stati un pò troppo farmacisti ed attenstissimi alla forma scenica, a dir poco impeccabile. Un ora e dieci minuti scarsi di musica, ma il pubblico non ha assolutamente avuto da ridire, dimostrando di aver gradire lo show.

01.  Blow Your Trumpets Gabriel 
02.  Ora Pro Nobis Lucifer 
03.  Conquer All 
04.  Decade of Therion 
05.  Messe Noire 
06.  Christians to the Lions 
07.  Ov Fire and the Void 
08.  Ben Sahar 
09.  Alas, Lord Is Upon Me 
10. At the Left Hand ov God 
11. Slaves Shall Serve 
12. Chant for Eschaton 2000 
---- ENCORE ----
13. O Father O Satan O Sun!

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Commenti

  • Frago

    Come dice il chitarrista degli Internal Bleeding, se mi voglio sentire un gruppo veramente satanico e devastante metto gli Incantation. Behemoth freddissimi già su udisco, posso immaginare come lo siano dal vivo. I primi due brani sono tratti dall'ultimo album e quindi per forA di cose sono riaultati piatti e semplicistici, così come il tributo palesissimo ai Morbid Angel di Conquer All che non era certo il miglior pezzo da Demigod, forse il piU facile da suonare.

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