WUTHERING HEIGHTS
Ciao Erik e grazie per quest’intervista! Possiamo cominciare parlando del concept del vostro nuovo album “The Shadow Cabinet”, da cosa avete preso ispirazione? Erik Ravn: L’album principalmente tratta delle varie forze oscure che governano le nostre vite e dettano i nostri stili di vita. Quindi parla del lato oscuro della vita, se ti piace, da cui ne deriva il titolo, è una collezione o un cassetto colmo di ombre. Ho scritto le mie esperienze personali e osservazione, come faccio sempre, quindi è molto personale da un certo punto di vista. Ma d’altra parte ho sempre cercato di fare osservazioni generali visto che penso che l’ascoltatore sia particolarmente interessato alla mia vita privata. Io credo ancora che l’arte intrattenga di più e sia più irresistibile quando l’artista ci mette parte di se stesso. Tuttavia, si può dire che non è un album che contenga molta speranza, piuttosto mostra tenacia, forza o, forse, caparbietà o rancore, credo. Nelle vostre composizioni troviamo molte influenze, in questo modo è davvero difficile etichettare la vostra musica. Come potresti definirla? ER: Difficilmente lo vorrei (ride, ndr), penso che l’intera faccenda di dare una definizione al genere sia un proposito assurdo. Siamo soltanto una Heavy Metal band.ed ogni altra etichetta viene dalla gente fuori dalla band. Non voglio limitare il gruppo dandogli una definizione di un genere troppo stretto, vogliamo fare tutto per poter mandare il messaggio delle nostre canzoni nel miglior modo possibile. Questo è quello che m’interessa, belle canzoni! Quindi il genere è piuttosto rilevante, penso. E’ per questo che abbiamo messo sul nostro sito “Symphonic Speed Folk”, o qualcosa del genere. E’ stato fatto solo per prendere un po’ per il culo, ma credo che nessuno abbia capito lo scherzo (ride, ndr)! Tuttavia, per me si tratta di Heavy Metal, ma spero sia fatto in modo originale. Parlando del nuovo album credo che le influenze come il Folk, il Progressive e, a volte, lo Speed caratterizzino davvero il vostro modo di creare tracce uniche come “Seize The Night” o “Sleep”. Come avete concepito questo modo di suonare? ER: Non lo so…E’ soltanto una combinazione di cose che mi piacciono. Io cerco solamente di fare il tipo di musica che credo suoni bene. Musica che mi piacerebbe ascoltare! Ma sai, ho cominciato ad ascoltare musica Folk non molto dopo che ho cominciato ad ascoltare Metal, mi piacciono entrambe e ho sempre pensato che abbiano la stessa energia. Quindi abbastanza presto ho cominciato a combinare le due cose. Ma prima di allora nessun altro aveva mai fatto la stessa cosa e non c’era molta musica da cui prendere ispirazione, quindi me lo sono inventato da me e ha richiesto del tempo ovviamente. Oggi non è considerato particolarmente originale avere un che di Folk nella propria musica ma sono contento di sapere che non l’abbiamo copiata, è stato soltanto uno sviluppo negli anni del nostro modo di suonare. Come è nata la collaborazione con Nils Patrik Johansson, cantante degli Astral Doors? ER: Attraverso il nostro management, la Intromental. Ha aiutato alcuni nostri amici cantando sui loro demo e questi demo sono finiti al nostro management più o meno nello stesso tempo in cui noi stavamo cercando un nuovo cantante. Non ci furono molti dubbi a riguardo. Abbiamo fatto una prova insieme ed è stato semplicemente magico, era dentro! Sai, il nostro ultimo album è stato il primo registrato con lui, ma tuttavia non è stato il primo ad essere rilasciato. Nella vostra line-up adesso troviamo anche Martien Arendal dei Manticora, hai sentito il loro ultimo album “The Black Circus – pt.1”? Cosa ne pensi? ER: Penso che sia il migliore che abbiano mai fatto. C’è molta atmosfera, non solo thrash martellante per tutto il tempo. Sono molto impaziente di sentire la seconda parte. Ad ogni modo, conosco questi ragazzi da così tanto tempo che probabilmente non posso dare un opinione obbiettiva. Penso solo che siano una band molto professionale che sa quello che vuole ed ovviamente Martin è un gran musicista, una vera manna per i Wuthering Heights. Durante la propria storia la band ha cambiato diversi nomi, perché la scelta è ricaduta su Wuthering Heights? ER: Ah bene, sembrava che tutte le volte che avevamo scelto un nome un’altra band rilasciasse un album con quell nome. Quindi abbiamo scelto Wuthering Heights, non perchè sia particolarmente brillante ma è quello su cui eravamo tutti d’accordo all’epoca. Ma penso che ci calzi particolarmente bene. Dice qualcosa sulla nostra musica senza rivelare troppo o limitarci ad un particolare stile. Tuttavia ho scoperto che un sacco di persone che parlano Inglese odiano quel libro perché sono stati obbligati a leggerlo a scuola…o qualcosa del genere (ride, ndr)! E’ ok, mi piace il libro ma i miei gusti sono un po’ più bizzarri…hehe. Sei il leader di questa band molti anni, ti sei mai chiesto cosa avresti fatto nella tua vita se non ci fossero stati i Wuthering Heights? ER: Probabilmente avrei avuto una vita…HAHAHAHA! No, seriamente, mi sono accorto abbastanza presto che avrei voluto fare questo e ho fatto in modo che la mia vita ruotasse intorno alla musica. Non ho un bel lavoro, una famiglia, una casa, una macchina o cose del genere. La maggior parte del mio tempo e dei miei soldi è sempre stata spesa per la band. D’altra parte la musica è ciò che mi tiene vivo, è ciò a cui mi aggrappo, ed è quello che mi ha tenuto particolarmente sano di mente in questo pazzo mondo. Sei sulla piazza da diversi anni, come hai visto evolversi il panorama Metal e cosa ne pensi? ER: Penso che al giorno d’oggi ci sia molto talento. Oramai il Metal è in giro da qualche tempo quindi la tecnica ha avuto modo di svilupparsi. Ma adoro vedere delle bands che si giocano le proprie possibilità facendo cose bizzarre. Questo è quello che tiene la musica viva: l’innovazione. Mi sembra che molte bands siano contente di essere la copia dei loro eroi, ed ovviamente le loro case discografiche li supportano perché sono prodotti più facili da vendere. Ma è molto meglio ora rispetto a quando abbiamo cominciato, perché era nel periodo in cui tutti si piangevano addosso dichiarando che il Metal era morto. Al giorno d’oggi vieni considerato meno strano se suoni metal, ma ovviamente siamo molto lontani dagli anni d’oro degli anni ottanta. Comunque, mi piace qualcosa di quello che si suona adesso, specialmente molte band Finlandesi perché sono dei pezzi, e va bene così! C’è bisogno di più pazzia nel Metal al giorno d’oggi, perché abbiamo il talento per creare musica fantastica. Un buon motivo per suonare Metal ed uno per non farlo. ER: Una buon motivo è perché il Metal è vero. E’ musica vera suonata da veri musicisti, e non si può dire la stessa cosa di molti al giorno d’oggi. Ma non devi suonare Metal se vuoi diventare ricco e famoso. Qualche anno fa un buon musicista riusciva a diventare una stelle, ma queste cose al giorno d’oggi non vanno sempre così. E tu perchè hai iniziato a suonare Metal? ER: Perché combinava nella musica le qualità che mi piacevano. Mi piaceva l’energia selvaggia del Rock’n’roll, come Elvis e Little Richard. E mi piacevano i grandi musicisti dei grandi sound Pomp e Progressive delle band anni ’70. Nel Metal ho trovato queste qualità combinate. E questo prima che le bands sembrassero fiche, come rockstars e non dei comuni deficienti. E’ per questo fatto che il Metal è semplicemente un intrattenimento enorme, ma allo stesso tempo non è stupido o falso. Siamo negli anni delle grandi “reunion” e dei seguiti di successi affermati come il terzo Keeper, Operation Mindcrime: 2 o Land Of The Free pt. 2. Che opinione ti sei fatto di tutto ciò? ER: Non credo sia necessario fare dei seguiti come quelli. Mi piacciono il nuovo Keeper ed il nuovo “Bat Out Of Hell 3”, ma probabilmente li avrei apprezzati di più se non avessero avuto quei titoli. Se fossero stati semplicemente dei nuovi album probabilmente sarebbero stati grandi dischi, ma così sono solo “non belli come l’originale”. Quindi credo che queste band abbiamo creato un disappunto non necessario nei loro fans. Non lo so, non è così fico. Voglio dire, se ami davvero una band e la supporti, loro non dovrebbero aver bisogno di far rivivere le precedenti glorie. Se loro sono bravi abbastanza possono anche fare musica nuova e differente, e sarei felice di comprarla. E voglio dire, alcune di queste reunion mi sembrano un po’ troppo strane. Come i Candlemass: Messiah (Marcolini, il cantante, ndr) c’è, Messiah non c’è…oh aspetta, è ritornato ancora! O come gli Europe che sembra stiano cercando di essere più duri e moderni, credo. Quindi questo business delle reunion diventa davvero difficile. Credo che qualche d’una funzionerà e qualche altra no, ed è molto più difficile quando in questa categoria ci sono band che ami. Sai, la mia band preferita sono i danesi Gasolin’ che quando hanno capito di prendere strade diverse quando hanno capito di non voler più suonare insieme. E non si sono mai riuniti, anche se probabilmente avrebbero avuto un guadagno extra da questo. Li rispetto davvero. Ma se una band riesce a riunirsi e a fare della bella musica con un buono spirito, allora è altrettanto fico. Meglio 10 buone webzine o 1 unica affermata rivista? ER: Allora, è molto difficile trovare in Danimarca delle riviste Metal quindi dipendo da internet. Ma mi piace vederle entrambe, certamente. Quando vado in Germania è molto caratteristico camminare dentro una libreria e trovare tonnellate di riviste di musica. Credo che su internet sia la stessa cosa, ma probabilmente qui è più facile…eheh. Dopo due prodotti come “Far From The Madding World” e “The Shadow Cabinet” cosa dobbiamo aspettarci dalla vostra band? Avete già qualcosa in cantiere? ER: Sto solo lavorando su qualche testo, non ho ancora scritto nessuna nuova musica. Credo proprio di dover ricaricare le mie batterie questa volta. Quindi non ho assolutamente idea di come potrà suonare il nuovo album. Generalmente non mi piace ripetere le stesse cose, quindi credo sarà differente ma con le solite peculiarità che ci contraddistinguono. Probabilmente sarò in grado di fare canzoni più forti, ma chi può dirlo? Sarà interessante vedere che direzione prenderà. Questo è tutto Erik, ti ringrazio per il tempo che mi hai concesso e ti lascio questo spazio per dire quello che vuoi ai lettori di Hardsounds.it. ER: Beh, grazie a te! Spero che voi prendiate la vostra decisione e diate una possibilità al nostro disco. Se cercate qualcosa che suoni davvero Metal, allora troverete qualcosa in esso per voi. E vi suggerisco di ascoltarlo a volume davvero alto!
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