WHITE SKULL
Nuovo disco, e siamo a otto, per gli italiani White Skull. Per l'occasione abbiamo avuto una chiacchierata con Tony "Mad", chitarrista leader della band. Ciao Tony. Prima di tutto, una domanda classica: ci faresti un’introduzione generale al vostro nuovo disco? T: mi riesce difficile introdurre Forever Fight è come chiedere ad un padre di presentarti l’ultimo figlio nato. È bellissimo, è un disco che racchiude l’essenza della Band in questo momento. Ci sono stati notevoli cambiamenti nella vostra line up. Come mai? E quanto credi che ciò abbia inciso sulla riuscita di “Forever Fight”? T: partiamo dal cambiamento più importante la voce, dopo l’abbandono di Gus ci siamo chiesti cosa sarebbe stato meglio per noi. Durante i provini non ti nascondo che a me ed Alex saliva la pelle d’oca quando a provare erano delle voci femminili, allora abbiam capito qual’era la direzione giusta da prendere. Per quanto riguarda il basso Steve decise di lasciare la band per seguire i suoi progetti personali, senza esitazioni ho preso Jo tra le nostre file. Le tastiere non compaiono per la prima volta nel nostro sound, però per la prima volta la line-up è composta da 6 elementi, Alessio aveva già portato buone idee prima ancora di entrare a far parte della Band. Forever Fight è frutto del lavoro di tutti, un lavoro che rispecchia la Band di oggi. Il songwriting è molto diverso rispetto al precedente “Ring Of The Ancients”. Cosa ne pensi? E’ un esperimento o una nuova strada su cui procedere? T: Diciamo che la matrice White Skull c’è all’interno di ogni song e l’album è differente da The Ring, come quest’ultimo era differente dal suo predecessore e così via, credo sia un’evoluzione più che una strada su cui procedere. Come sta reagendo il pubblico? Tra vendite e commenti dei fans che impressioni hai avuto? Il pubblico è molto entusiasta del nuovo lavoro e ti dirò di più proprio dai fans più legati alla band da cui temevo critiche negative son piovuti complimenti a raffica, c’è chi asserisce che sia il disco più bello scritto dalla Band durante tutta la nostra carriera. Le vendite e i download son partiti subito bene come la reazione del pubblico ai concerti e la vendita del Merchandising, abbiamo registrato picchi che non avevamo mai registrato in passato. Fin dai primi show, Elisa ha dimostrato di avere una gran voce, molto adatta ai vostri pezzi; l’unica “pecca” era una certa inesperienza a livello di gestione del palco. Ora che ha avuto l’occasione di fare un po’ di pratica, come sta andando sotto questo aspetto? T: diciamo che Elisa godeva di una notevole esperienza nella scena underground, forse all’inizio si è sentita un po’ legata, non so da quanto tempo non la vedi, ma ti assicuro che è molto aggressiva on stage. Come procedono i rapporti con la Dragonheart? Sempre soddisfatti della vostra unione professionale? T: Certo fin’ora ci ha dato il massimo supporto, speriamo di raccogliere ottimi risultati per ripagare i notevoli sforzi da parte di tutti. Il mixaggio di “Forever Fight” sembra aver dedicato un occhio di riguardo ai suoni caldi ed alle tastiere; in compenso, ne ha un po’ sofferto la potenza sonora, soprattutto per quanto riguarda il lavoro di Alex. E’ stata una scelta o un compromesso? Sei soddisfatto del risultato o c’è qualcosa cui avresti voluto dedicare un po’ più di attenzione e di tempo? T: Non ci sono stati compromessi, i ragazzi sapevano che avevo in mente un tipo di sound e sono soddisfatto al 110% perché sono riuscito a realizzare ciò che avevo in testa. Devo aggiungere che il resto della Band ha appoggiato le mie scelte, consapevoli del risultato finale che volevamo raggiungere. Quali sono i vostri progetti per il futuro immediato? Pensate ad un tour fitto, o solo a qualche data? E per quanto riguarda i festival estivi? T: abbiamo già suonato qualche shows e altri ne suoneremo andando avanti, ci sarà qualche festival estivo, ma il grosso degli shows saranno dopo l’estate quando siamo sicuri di avere tra le mani un feedback da parte del pubblico. Tempo fa avete pubblicato su myspace alcune tracce dei “Ring Of The Ancients” cantate da Elisa. Avete mai pensato di ripubblicare tutto il disco, soprattutto in considerazione del fatto che Gus ha lasciato la band appena pubblicato l’album, e che la promozione in sede live l’ha fatta tutta lei? T: E’ fuori discussione, ciò che è stato fatto all’inizio è stato fatto solo per far capire ai fans che la Band era subito in pista e volevamo far sentire a chi non aveva il modo di vederci live la voce di Elisa. Ora abbiamo pubblicato il nuovo album ed è tempo di promuovere questo. Parlaci un po’ della reperibilità di “Embittered” e “I Won’t Burn Alone”: molti fan lamentano di non riuscire proprio a trovarli. T: Purtroppo non ce ne vogliano a male ma non è colpa nostra, credo che se ci sarà interesse sarà l’Underground Sympony a ristampare i vecchi album, loro hanno i diritti. Posso aggiungere che rivolgendosi a loro dovrebbero trovare disponibile Embittered, so per certo che è stato ristampato. Non avete ancora pubblicato un anthology: premesso che ci sono band che ne pubblicano una dopo soli tre o quattro studio album, non credi che al vostro ottavo disco i tempi siano maturi per un lavoro del genere? T: Anche qui, non siamo noi a decidere se fare o no un’anthology, ma piuttosto ci dev’essere l’interesse di qualche etichetta. Dopo tutti questi anni, la vostra capacità on stage è comprovata. Avete mai pensato di pubblicare un live album? T: Si ci abbiam pensato, come abbiam pensato di pubblicare un live DVD, era in programma di registrarlo nel tour di The Ring, ma con l’abbandono di Gus sinceramente non ce la siamo sentiti di mettere in pista un live dove Elisa interpretava delle songs che non aveva scritto, ora la cosa ha molto più senso e vedremo il da farsi nel prossimo inverno. Molti dei miei contatti dal Centro e Sud d’Italia mi hanno fatto comprare i vostri dischi per spedirglieli. Che tipo di difficoltà avete avuto con la distribuzione da Firenze in giù? Ora che siete con la Dragonheart la situazione è cambiata, o può cambiare? T: Con Dragonheart so che i dischi si trovano, quindi rispetto al passato la situazione è già mutata, poi se i negozianti non richiedono ai distributori i nostri dischi, non so in quale modo possiamo noi intervenire. A tal proposito vorrei invitare i fans del sud che non trovano i nostri dischi a richiederli al proprio negoziante, lui sa come reperirli. Come vedi il vostro percorso musicale dopo otto album e quattordici anni di carriera discografica? T: Sempre in salita. Giorno dopo giorno si avanza e si scrive qualche pagina della nostra storia, l’importante è continuare a divertirsi e credere in ciò che si fa, ai nostri livelli è la passione che ci smuove non il lato economico. Concludi pure l'intervista come preferisci. Grazie del tempo accordatoci, ed in bocca al lupo per tutto! T: Ringrazio a nome della band voi per lo spazio e per l’intervista, tutti coloro che ci supportano e tutti i nostri fans invitandoli a comprare Forever Fight e a venire numerosi alla Prossima Battaglia!!! Heavy Metal is The Law.
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