RECKLESS TIDE
Dopo il devastante e coinvolgente concerto che i thrasher teutonici Reckless Tide hanno tenuto in quel di Bari, i due ottimi vocalist della band si sono resi disponibili per una breve intervista. Salve ragazzi. Iniziamo presentando ai lettori i Reckless Tide. Kjell: Noi siamo i Reckless Tide, e veniamo da Hanover, Germania. Esistiamo dal 2002 e abbiamo al nostro attivo la pubblicazione di un Ep, risalente appunto a quell'anno, e di due album: 'Repent Or Sin Your Fate' e 'Helleraser'. Parlateci un pò del vostro sound. Kjell: Il nostro è un sound nettamente thrash, 'scuola' bay area. Ci ispiriamo soprattutto a band come Testament, Metallica, Exodus e via dicendo. Questo è molto interessante, considerando che venite dalla Germania, un posto dove c'è una consolidata tradizione thrash abbastanza lontana dal bay area, basti pensare a nomi come Sodom, o Tankard... Kjell: Beh si... Non è che il thrash di casa nostra non ci piaccia... Andrew: Amico, noi facciamo bay area, perchè QUESTA E' LA ROBA CHE CI PIACE. Ma ci piace anche la roba tedesca... Siamo grandi fan di Kreator e Holy Moses... Capisco. Sono due band che significano molto anche per me. Comunque, cosa ci potete dire della scena metal tedesca? Kjell: E' una scena in crescita... Andrew: Esatto... Kjell: In crescita, dicevo, anche se pur sempre in ambito underground. Pensa che fino a qualche anno fa il metal in Germania era un genere estremamente di nicchia, e nell'underground a farla da padrone era il punk. Col tempo il metal ha conquistato una fetta di pubblico sempre maggiore. Abbiamo una fiorente scena black e una consolidata scena heavy-power, oltre, ovviamente, ad una forte scena thrash che vediamo svilupparsi sempre più. Voi avete già fatto delle date qui in Italia. Cosa ne pensate degli 'headbangers' italiani? Kjell: Guarda, noi abbiamo suonato al Nord, a Milano e Bergamo, e non possiamo proprio dire di aver avuto una buona accoglienza. Le difficoltà tecniche incontrate nei due posti in cui ci siamo esibiti sono state notevoli, la risposta del pubblico certamente non è stata positiva. Sarà stato perchè abbiamo suonato in due date infrasettimanali, o forse perchè qui c'è la "cultura del grande nome", in ogni caso ci siamo trovati di fronte un pubblico abbastanza esiguo e anche poco partecipe e rispettoso. Qui al Sud, fortunatamente, non è andata così. Anzi, sai che ti dico, amico? Il Sud è meglio del Nord, scrivilo questo. Qui c'è calore e rispetto. Sentire questo è molto lusinghiero. In ogni caso, che ne pensate della scena italiana? C'è qualche band in particolare che apprezzate? Andrew: Sinceramente non ne so molto della scena italiana. Non conosco molte band. Kjell: Beh, ci sarebbero i Methedras... Andrew: Ah, già. E' vero. Kjell: Loro ci piacciono molto. SI potrebbe dire che sia l'unica band italiana che conosciamo davvero bene. Direi che possiamo chiudere qui... Volete lanciare un saluto ai lettori di Hardsounds? Andrew: Certamente. HI BOYZ! STAY HEAVY!! Scusa se scappo, ma sono bagnato fradicio. (vero sudore da palco, mica pizza e fichi. ndr) Kjell: Grazie a voi ragazzi. Un saluto ai lettori. Alla prossima.
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