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OBITUARY

In occasione della data romana degli Obituary al Trafficdi Roma, abbiamo fatto una lunga e gradevole chiacchierata con un loquace Trevor Peres, parlando del nuovo imminente album, del presente e del passato di questa fondamentale band.

Ciao Trevor e benvenuto sulle pagine di Hardsounds, cosa puoi dirci del nuovo imminente Lp? Ciao e grazie a voi. Il nuovo album è praticamente pronto e uscirà l'ultima settimana di Ottobre. Ci abbiamo lavorato molto, pensa che alcuni pezzi li ho scritti ben quattro anni fa. Spesso un brano praticamente finito lo abbiamo in seguito ripreso e riarrangiato o addirittura ricomposto, perchè abbiamo voluto dedicare tutto il tempo possibile affinchè ogni singolo pezzo suonasse come volevamo.

In effetti sono passati diversi anni dal precedente lavoro. Ti sei occupato tu della musica come in passato? Si, ho scritto io tutta la musica ma comunque John e Donald (Tardy) seguono sempre il processo di stesura e ci confrontiamo fino a che non siamo tutti d'accordo.

Ascoltando "Inked In Blood" su Youtube da un live a Copenhagen, abbiamo pensato a 'Back From The Dead' come primo impatto. Che ne pensi? Davvero? Io non penso molto a queste cose. Credo che quel pezzo e il nuovo album suonino 100% Obituary, è questo il nostro obiettivo, ma se ti ha ricordato quel disco mi fa piacere.

Parlaci del nuovo accordo contrattuale con la Relapse e dell'esperienza di crowdfunding con Kickstarter? Abbiamo deciso di non lavorare con un'etichetta discografica in modo tradizionale perchè così abbiamo avuto più libertà di azione. Con Kickstarter non dovevamo seguire nessuna direttiva sulla scelta delle canzoni, nessun compromesso insomma, 100% Obituary. Siamo contenti del contratto con la Relapse che ci ha fornito tutto il necessario per registrare, senza intromissioni nella nostra musica. E' un'esperienza che ci ha soddisfatto.

Il nuovo artwork di copertina sarà nuovamente nelle mani di Andreas Marshall? Certamente. Anche se stavolta non ci saranno draghi e guerrieri (ride, e dalla faccia non sembra che gli sia andata a genio la copertina di Darkest Days, ndr). Stavolta abbiamo deciso noi l'intero concept e siamo molto soddisfatti del risultato finale.

Prima di chiederti di Frank Watkins, vuoi dirci qualcosa di Terry Butler, che col suo curriculum non aveva di certo bisogno di convincervi per entrare nella band? "Terry è come un mio fratello" (lo dice parlando italiano, come spesso ha fatto durante l'intervista. Ndr). Ci conosciamo da 26 anni e siamo praticamente cresciuti insieme a Tampa, per cui la sua entrata nella band è stata naturale, come degli amici che si ritrovano. Ovviamente ne siamo entusiasti e speriamo che suonerà a lungo con noi.

E di Frank cosa puoi dirci riguardo il suo abbandono della band? Su Frank non ho nulla da dire. Ha deciso di lasciare perchè le cose non andavano come lui voleva penso, ma non ne abbiamo parlato e al momento non saprei cos'altro dirti.

E di Allen avete avuto più notizie? Con Allen ci siamo lasciati in buoni rapporti, ma non lo sento da parecchio tempo, da quando ha avuto problemi con la legge (arresto per detenzione e spaccio di droga, ndr). Sinceramente non so che fine abbia fatto al momento, ma spero stia bene, lui sa dove abito.

Alla fine Tu, John e Donald siete rimasti sempre insieme e siete l'ossatura della band dopo quasi trent'anni. Qual è stato il vostro segreto? "We worship!" (ride). Credo che oltre alla forte amicizia il segreto sta nel fatto che ci siamo sempre trovati d'accordo sulla musica, sulle stile e sui brani che la band doveva scrivere. Una vera e propria alchimia, che ci ha permesso di essere ancora qui a pubblicare dischi e a salire su di un palco per divertire e divertirci.

Personalmente credo che i vostri primi 5 album siano tutti dei capolavori, ma qual è il disco più importante per la vostra carriera, e qual è il tuo preferito? Credo che 'Slowly We Rot' sia senza dubbio il disco più importante perchè è da li che è partito tutto. Il mio preferito? Non saprei. Preferisco ascoltare le ultime cose che ho scritto perchè rappresentano maggiormente il mio stile attuale.

Anche gli altri sono stati ovviamente importanti per te? Certo. 'Cause Of Death' è tecnicamente ottimo (grazie anche a James Murphy, ndr). 'The End Complete' e 'World Demise' sono stati due dischi di grandissimo successo per noi.

'World Demise' aveva una produzione mastodontica in quegli anni. Beh, direi di si (sorride), con quello che ci abbiamo investito, soprattutto come tempo. Scott Burns fece un lavoro fantastico.

Voi, insieme a Death, Cannibal Corpse, Deicide e Morbid Angel, avete praticamente creato e dato maggior visibilità al Death Metal, ma nel corso degli anni il vostro suono e stile è quello rimasto maggiormente riconoscibile e poco imitabile. Ne siete soddisfatti? In effetti è vero. Se prendi dieci dischi death metal di dieci band differenti, il nostro lo riconosceresti subito al primo accordo di chitarra, e questo ci rende fieri di avere uno stile così personale.

Rispetto a generi molto più famosi e importanti che nel tempo sono rimasti piuttosto statici in termini di evoluzione, il Death Metal è forse il genere più in salute e che continua ad evolversi, col successo del Technical Death Metal e del tanto criticato Death-core ad esempio, sei d'accordo? In effetti il Death continua a produrre ottimi dischi e ottime band. Sinceramente non impazzisco per il Death-core o per i blast-beat infiniti (non avevamo dubbi, ndr), ma è positivo che i ragazzi ancora oggi, come io in passato, abbiamo voglia di musica estrema.

Il tuo progetto coi Catastrophic è chiuso, o ci saranno novità? Coi Catastrophic ho potuto fare cose diverse dagli Obituary, in primis suonare riff più veloci. Mi sono da poco sentito col batterista del gruppo e l'idea e di portare avanti la band, anche se al momento non abbiamo ancora deciso quando.

In conclusione, puoi darci un parere sul Death To All, tu che hai conosciuto Chuck Schuldiner e hai vissuto in prima persona gli anni dei Morrisound Studios e tutto il resto che è storia ormai. Ho un ricordo fantastico di quegli anni. Suonavamo, bevevamo birra e ci divertivamo, senza pensare a ciò che stavamo facendo. Coi Death To All ci abbiamo suonato su una nave da crociera di queste dove si organizzavo festival metal. E' stata una bella esperienza, e quando abbiamo visto alcune immagini di repertorio di Chuck e dei Death sui maxi schermi ho avuto la pelle d'oca. E' stata secondo me una bella iniziativa, fatta da amici che hanno condiviso con lui tanti anni.

Non ti nego che qui da noi la cosa non ha trovato tutti d'accordo, d'altronde Chuck è stato un personaggio talmente importante e amato. Qualche settimana fa li ho visti a Pisa e la cosa che mi ha deluso è stata la presenza del solo Logo dei Death dietro al palco. Non una foto, o altro di Chuck. Concerto bellissimo con la strepitosa formazione di 'Human', ma nessuna proiezione di immagini come mi hai appena detto. Se non hanno fatto proiezioni allora ti capisco, perchè sarebbero state molto apprezzate dal pubblico te l'assicuro. E' un peccato che non le abbiate viste. Comunque torneremo in tour coi Death To All a novembre negli States, proprio con la formazione di 'Human'.

Trevor grazie della disponibilità e della bella chiacchierata. Concludi come vuoi. Grazie a Voi. Aabbiamo un bel ricordo di Roma e stasera ci divertiremo. Presenteremo ben tre brani dal nuovo lavoro.

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