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HELREIDH

Ciao Yorick e benvenuto sulle pagine di Hardsounds! Un saluto metallico a tutti i lettori di Hardsounds e un sentito ringraziamento a voi ragazzi per lo spazio e l’attenzione che concedete a Helreidh. Dopo quella fugace esibizione live, di tre anni orsono, avevo sinceramente perso le speranze di vedere gli Helreidh esprimersi con una formazione stabile: credi che, con questa reunion, siamo arrivati al momento della svolta? Sì, ne sono profondamente convinto. Dopo quasi un anno di lavoro con questi ragazzi e soprattutto con Luca, sento che le sensazioni sono quelle giuste. Il fatto che Luca sia parte della band è importantissimo perché il rapporto che c’è tra lui e Max (assieme suonano negli Anarchy X) e tra lui e me fa da collante a tutta la band, creando la giusta atmosfera e il giusto ambiente. Luca ed io siamo stati sempre molto vicini fin dall’inizio, anche quando suonavamo in una band che era solo l’embrione di Helreidh e che aveva tutt’altro nome… sono molto contento di essere tornato a suonare con lui, ha dentro una carica incredibile… e la infonde a tutti. Gli artisti che ora sono alla corte degli Helreidh sono tutti validi e con esperienza alle spalle, vuoi presentarceli brevemente? Luca lo conoscete già, oltre che un grande amico è anche un musicista di un gusto incredibile. Max, come lui è parte anche degli Anarchy X, band tributo ai Queensryche ideata e cresciuta dal talentuoso chitarrista padovano Fabio Lentola (che saluto e ringrazio per essere stato parte di Helreidh e per averlo supportato in più occasioni). Max fu parte della band già tempo fa in uno dei tentativi di rifondazione degli anni passati. Cantante di grandi capacità, molto melodico e molto duttile… secondo me darà grande apporto alla metodicità dei nostri pezzi. Aligi Pasqualetto è tastierista raffinatissimo, pianista incredibile, che mi ha stupito subito per la sua flessibilità e la sua incredibile ultura musicale che spazia dal Jazz al Metal, dalla Classica all’Hard Rock.. Unico tastierista finora che riesce a fare tutti i pezzi senza aiuto di nessun tipo di registrazione a base... in particolare la parte centrale di archi di “Fingerprints”… assolutamente da vedere dal vivo!! Fa parte di una band tributo dei Deep Purple i Fireball e di una band pop/rock italiana i Budregassi. Pietro invece è un caro amico di lunga data, cresciuto molto tecnicamente e musicalmente, anche grazie alla sua iperattività (suona con gli Orion tributo Metallica, nei Synapsys gruppo power melodico, e in una serie di progettini suoi personali in cui riesce a sfogare tutta la sua creatività). Cantante, chitarrista e tastierista è di grandissimo apporto alla band, e la sua passione per i Dream Theater porta quel tocco di tecnicità e moderno necessari ai nuovi Helreidh. Il doppio mini "Fingerprints Of The God" doveva preannunciare un progetto ambizioso: che fine hanno fatto le idee che sarebbero dovute andare a comporre "Earth Chronicles"? In effetti hai ragione, “Earth Chronicles” era un progetto che nasceva dall’amore che avevo sviluppato per un certo genere di letteratura molto in voga alla fine degli anni 90. Graham Hancock e il suo “Fingerprints of the gods” e Zecharia Sitchin appunto “Earth Chrinicles” mi avevano fatto esplorare un mondo fantastico di archeologia, scienza e fantascienza. Avevamo scritto al tempo un po’ di pezzi tra cui un’”Atlantis” e una “Zep Tepi”. Di queste la prima rimase patrimonio dei vecchi Helreidh che poi si tramutarono in Oneiros, e poi non so che fine fecero, la seconda invece la riproporremo live e poi nel nuovo album. Quanto ti ha maturato musicalmente il tuo periodo negli States? Come hai conosciuto Gary Wehrkamp? E' vero che i due pezzi nuovi, presenti sul demo, li hai registrati con lui? Potrebbe apparire come guest nel prossimo platter targato Helreidh? Stare negli States è stata un’esperienza incredibile. La maturazione è stata sotto tutti i punti di vista e soprattutto personale. In America ho maturato la coscienza che la musica avrebbe sempre fatto parte della mia vita, perché è proprio quando inizia a mancarti qualcosa che capisci quanto importante è. Al tempo non avevo intenzione di riprendere a suonare, ma per qualche motivo decisi di scrivere all’indirizzo che avevo trovato sul sito internet degli Shadow Gallery: per me da sempre una delle band migliori nel panorama musicale. Gary rispose in prima persona, chiedendomi di mandargli l’album perché, se non ricordo male, qualcuno in America che ci aveva recensito gli aveva parlato di noi. A CD ricevuto, scattò la sintonia… Ci trovammo, un paio di volte, e ospite del suo studio casalingo portati alcune idee che nel frattempo avevo scritto. Il suo genio e talento di musicista e arrangiatore le trasformarono nel gruppo embrionale di pezzi che poi sono diventati alcuni dei pezzi che saranno nel prossimo album. Di questi nel demo è presente solo Orfeo’s Lament. Con Gary sono sempre in contatto, e mi piacerebbe che fosse gli ho sempre manifestato il desiderio di fare qualcosa assieme. Lui non si è mai negato, ma penso che tutto dipenderà molto dai sui impegni al momento delle registrazioni. La dimensione live, a mio avviso, è quella più importante per promuovere la propria musica (oltre al fenomeno myspace ovviamente): so che avete un tour autunnale alle porte, puoi parlarcene più approfonditamente? Senza live non potrei vivere. Il contatto con il pubblico e le emozioni che suonare dal vivo provo sono tra le cose più belle della vita… Non potrei scrivere musica se non pensandola suonata dal vivo. Per l’autunno stiamo organizzando un po’ di date. Abbiamo molte cose in cantiere, e al momento abbiamo annunciato solo le prime 3 date. L’agenzia di Chiara Pellegrini ci sta aiutando molto soprattutto sul fronte estero, dove abbiamo seminato molto con i contatti a nostra disposizione, vediamo se riusciremo a raccogliere qualche bella esperienza. Consiglio a chi vuole essere aggiornato di visitare spesso il nostro myspace (www.myspace.com/helreidh) per essere sempre aggiornato sulle novità, soprattutto sul fronte live. E per quanto riguarda l'album nuovo, cosa mi dici? Un uccellino mi ha detto che sarà su concept su Orfeo :) In realtà, il progetto Orfeo è stato in parte abbandonato. Il tempo in cui quel progetto era maturato è passato e ora i pezzi che abbiamo con fatica si riescono ad “adattare” ad un concept di tale complessità. Tuttavia, come nella tradizione della band, il nuovo album avrà comunque il suo forte legame con la letteratura e con il passato. Vista la varietà di composizioni e stili che in questi anni hanno influenzato la nascita dei brani, abbiamo deciso di creare un lavoro di raccolta di queste emozioni sparse, di colori e profumi che arrivano dagli stimoli più diversi. L’album avrà quindi la forma di una raccolta di storie mai raccontate, di diario di tempi passati di raccolta di frammenti di vita vissuta e non in tutte le sue sfaccettature… di cui farà parte una trilogia dedicata ad Orfeo e come anticipato prima la “antica” “Zep Tepi”. Per gli altri pezzi abbiamo più o meno scelto quelli che più ci piacciono, ma ancora non abbiamo la lista definitiva. Il titolo con molta probabilità sarà “Fragmenta” volendo fare eco a il molto più celebre “Rerum Vulgarium Fragmenta”, ovvero il titolo originale del Canzoniere di Petrarca, intendendo la raccolta come una serie di frammenti dell’anima. Hai anche altre idee, brani più o meno conclusi che serbi nei tuoi "cassetti"? Idee ce ne sono tante, sempre… fa sentire il mio animo musicista vivo… Anche Pietro scrive molto, e sicuramente una volta preparato l’album ci ritroveremo per iniziare a scrivere cose nuove. Come detto nella recensione del vostro demo del decennale, gli Helreidh devono colpire sin da subito con un album di grande spessore. Purtroppo, avendo perso la prima ondata prog di fine anni '90, non potete assolutamente sciupare questa occasione. Tu, cosa ne pensi? Penso che se da una parte hai sicuramente ragione, dall’altra è anche vero che certa musica, che non si lega a mode o stili o stereotipi o a band particolari è senza età, pur non riuscendo mai a raggiungere le “grandi masse”. “Mèmoires” è un album che ha dato grandi soddisfazioni per a 10 anni di distanza dalla sua uscita ancora emoziona, ancora crea interesse e (pensando a qualcosa di più materiale) ancora vende. Il prossimo album, così come tutti quelli che speriamo gli succederanno, sarà un album scritto con il cuore, scritto senza guardare al “mercato”, scritto con l’obiettivo di raccontare storie che toccano il profondo dell’animo sia musicalmente che attraverso i testi e la grafica del booklet… sarà un album che vorremmo andasse oltre la musica… ma che combinasse testi, lettura e musica. Non so se questo gli darà lo spessore che tu intendi, ma di sicuro rappresenterà il nostro modo di vivere la musica e di essere dei moderni cantastorie. Se questo poi lo renderà un degno successore di “Mémoires” solo il pubblico lo potrà dire… L'intervista finisce qui. Ti ringrazio per il tempo che ci hai concesso. (concludi pure come vuoi) Vorrei concludere ringraziando innanzitutto la redazione di Hardsounds per la grande opportunità, e poi tutti coloro che hanno contribuito o stanno contribuendo a questa rinascita: Maurizio di Underground Symphony, Enrico di Dragonheart, Chiara e Max per il management e l’organizzazione dei concerti, Sandro e Mariotio per il supporto e la forza che ci danno, il Motorock e lo Zion che ci permettono di fare due serate incredibili ad inizio tour, e Gimpiero e gli Spruss e tutti gli amici, fan e simpatizzanti che in questo periodo hanno arricchito il nostro myspace di loro commenti. Infine, vorrei ringraziare e salutare i fan dei Raising Fear; non ho avuto occasione di farlo prima, ma il periodo con la band è stato grandioso e il supporto ottenuto in giro per l’Europa è stato veramente immenso: grazie davvero alla band e un in bocca al lupo per il loro futuro e un abbraccio a tutti i fan, senza dei quali nessuna band potrebbe esistere e a cui dedico questi versi: I don't know where the years have gone Memories can only last so long Like faded photographs, forgotten songs And the things I never knew When the skin is thin, the heart shows through Please believe me what I tell you is true Where's the lights, turn 'em on again One more night to believe and then Another note for my requiem A memory to carry on The story's over when the crowds have gone All my friends have been crucified Made life a long suicide true Guess we never figured out the rules But I'm still alive, my fingers feel Gonna play on till the final reel's through And read the credits from a different view (Savatage)

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