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FAKE IDOLS

C'è modo e modo di fare un'intervista. I Fake Idols in questo periodo ne stanno facendo tante e trovare qualcosa di interessante da ripetere ogni volta non è uno scherzo per un gruppo relativamente giovane. Con una buona capacità di sintesi le risposte del bassista Ivo Boscariol ci fanno capire come la band non ha intenzione di fermarsi ora o accontentarsi. Energia pura!

Ci eravamo lasciati nel 2014 col vostro primo album. Come è andata nei mesi successivi? Avete suonato in giro e curato la promozione dell'album? È andata molto bene. Oltre a fare un po' di date di routine in giro per l'Italia per promuovere l'album, abbiamo anche avuto la fortuna di suonare a vari festival con diverse band come Down, Crucified Barbara, Candlemass, Tyger of Pan Tang, Elvenking etc.

Quando avete iniziato a pensare a 'Witness'? Poco dopo l'uscita del primo lavoro. Comporre nuovo materiale è un processo che prende molto tempo ed è quindi un' attività che non smettiamo mai di fare, siamo degli stakanovisti!

I Fake Idols sono: Claudio Coassin - vocals (ex Raintime); Enrico Fabris - drums (ex Raintime); Ivan Odorico - guitars (ex Slowmotion Apocalypse/Raintime); Cristian Tavano - guitars (ex Jar of Bones); Ivo Boscariol - bass (ex Slowmotion Apocalypse

La scrittura dei brani è avvenuta allo stesso modo che per 'Fake Idols'? Vi è sembrato più facile o più difficile? Il metodo è sempre lo stesso... sala prove e birre, registrazione casalinga del pezzo e birre, riarrangiamenti in sala prove e birre. C'è inoltre da dire che l'entrata di Cristian Tavano (chitarre) nella band, ha portato una marcia in più sotto tutti gli aspetti (comprese le birre!) rispetto al precedente album.

E per la registrazione, mix e mastering? Metodo collaudato o avete provato qualcosa di nuovo? Squadra che vince non si cambia: stesso produttore, stesso studio di registrazione ( Raptor Studio di Vicenza ) e mix/mastering sempre affidati alle sapienti mani di Matteo “Ciube” Tabacco. Ciò che invece è cambiato rispetto al primo album è l'intenzione nelle registrazioni, meno sovraincisioni, meno arrangiamenti postumi in favore di un sound più snello e più fedele alla dimensione live. Abbiamo infatti usato la stessa strumentazione che adoperiamo dal vivo riducendo la catena del suono a "chitarra/cavo/amplificatore", ottenendo così un un sound che ricalca fedelmente quello della band, del quale possiamo dirci soddisfatti.

In che periodo siete approdati alla Scarlet? Avevate già il disco pronto o vi hanno seguito nelle varie fasi? Che standard di qualità e che modo di lavorare ha rispetto alla Lifeforce? Con Scarlet siamo sempre rimasti in buoni rapporti dai tempi degli Slowmotion Apocalypse (band in cui militavamo io e Ivan (chitarra), tre album all' attivo, l'ultimo dei quali è 'Mothra', del 2009 ). Una volta completate le registrazioni abbiamo vagliato le varie offerte e abbiamo scelto Scarlet. L'uscita dalla Lifeforce è avvenuta senza traumi, essendo entrambi concordi sul fatto che continuare la collaborazione non fosse la migliore scelta, visto il genere più estremo rispetto al nostro promosso dalla label tedesca. Le differenze tra le due etichette ve le diremo più in là, per ora possiamo dire che i presupposti con Scarlet sono ottimi!

Ci sono cose del precedente album che col senno di poi non vi scendono giú? In un' intervista Brian Molko disse che riascoltare la propria musica è come bere il proprio sperma... certo, c'è a chi può piacere hahahahah !!!!

Nella recensione, in modo poco originale, ho sottolineato la vostra maturità dicendo che non c'è posto nel nuovo album per pezzi come "The Prankster" o "Push Me Down". É un'esagerazione o vi siete veramente evoluti in qualcosa di diverso e -perché no- migliore? Concordiamo nel vedere quei brani tra i meno convincenti. L'evoluzione di cui parli pensiamo l'abbia creata il tempo trascorso assieme; sala prove, furgone, palco e bancone possono logorare e distruggere i rapporti di una band o, come nel nostro caso, portare ad una miglior intesa personale e ad un' amalgama più onesta sia nella composizione che nel sound del gruppo.

La teoria evoluzionistica si scontra però con la galoppata (in tutti i sensi) di "Mad Fall". Come siete arrivati a Phil Campbell? L'evoluzione comporta anche scrivere pezzi veloci per puro divertimento (che speriamo traspaia dal video), per poi magari riconsiderarli come funzionali per una collaborazione d'eccezione come é successo con Phil. L'ex chitarrista dei Motörhead é un' amicizia di Cinzia, la nostra band manager, che alla sua richiesta di partecipare con un assolo sul nostro pezzo ha risposto mandandocene una manciata tra cui scegliere ! In cambio non ci ha chiesto che un piatto di cannelloni e una nostra donazione ad un’associazione benefica italiana a nostra scelta (Phil è italiano per parte di madre): cosa che abbiamo apprezzato moltissimo e a alla quale abbiamo provveduto immediatamente sostenendo la CABSS Onlus (Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus).

A proposito, di "Mad Fall" avete fatto anche un videoclip. Che idee avevate e come le avete realizzate? I videoclip a cosa servono per voi? Avevamo preso in considerazione vari pezzi con altrettante idee da usare per il video di lancio. A sciogliere ogni dubbio ci ha pensato ancora Phil, rendendosi disponibile a partecipare nel caso si fosse trattato proprio di "Mad Fall"... e così è stato. A cosa servono i videoclip? Beh, sono un ottimo mezzo per veicolare la propria musica oltre che, in qualche caso, anche un' ulteriore forma di espressione.... al giorno d'oggi però, servono forse solo a riempire di immagini gli occhi di un' audience mediamente più interessata alla confezione che al contenuto.

Sotto al video ci sono alcuni commenti negativi che francamente non capisco. É vero che il rock e il metal italiano è spesso provinciale e poco professionale, ma non è sicuramente il vostro caso, perché la cura dei particolari che vi contraddistingue non passa inosservata... Grazie per i complimenti! Riguardo ai commenti, spesso sono figli di un' invidia misera e provinciale combinata alla noia creata dal troppo tempo davanti al pc e da esistenze sterili e, probabilmente, inconcludenti. Peraltro non sono nemmeno critiche costruttive dalle quali trarre un qualche sorta di miglioramento... che dire, in questi termini per noi non hanno molto valore.

Come vi muoverete nei prossimi mesi? All'epoca della nostra precedente intervista mi diceste che suonavate "The Pretender" dei Foo Fighters dal vivo. Ora avete un altro bel numero di brani da cui attingere. Ne avrete ancora bisogno? Con due album all'attivo la durata della scaletta è più che sufficiente per suonare in qualsiasi contesto. Certo che se capitano, come nell'ultimo concerto, situazioni di particolare feeling col pubblico e con i compagni di palco (nel caso specifico gli amici Party Animals), può anche partire una "Rock and Roll" dei Led Zeppelin a formazione mista !

Si sono sciolte le Crucified Barbara. Brutta storia, vero? Sì. Ci dispiace perché erano una vera band composta da amiche che hanno condiviso gavetta e successi, devastanti dal vivo e con un curriculum di album e palchi da far invidia. Ma come detto sopra sala prove, furgone, palco e bancone possono logorare e distruggere i rapporti di una band. Loro dopo tanti anni assieme hanno perso la spinta interiore per continuare sulla strada del Rock n' Roll... Di buono c'è che dalle ultime notizie sembra che le ragazze stiano intraprendendo nuovi progetti , per esempio la cantante Mia sta lavorando ad un suo progetto solista in acustico, da seguire assolutamente !

Io ci provo sempre. Nel vostro futuro non ci sarà più spazio per Raintime, Jar of Bones e Slowmotion Apocalypse? Eheh… ci verrebbero i crampi alle dita anche fare un solo pezzo ;)! Scherzi a parte, sono stati bellissimi progetti e periodi della nostra carriera musicale, ma adesso tutte le nostre energie si concentrano sui Fake Idols.

Che dischi ci sono negli impianti stereo delle automobili dei Fake Idols? Domanda rischiosissima! Io ho un album degli Helmet del 2006 che non riesco proprio a togliere (più per pigrizia che per altro) mentre Cristian avrà un disco a caso dove Slash abbia suonato le sue Les Paul; Ivan qualsiasi suono distorto gli faccia fare headbanging; Claudio Virgin radio in furgone ed Enrico una qualsiasi band triste e malinconica per martellarsi i maroni!!

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