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DISOWNED

Grazie anche alla disponibilità della Lady Music Records, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Tommaso Antonini, chitarra e back voice di una delle più promettenti formazioni tricolori, i Disowned. Ecco a voi il resoconto della chiacchierata... Ciao. Benvenuti sulle pagine di Hardsounds… Ciao a voi e grazie per lo spazio che mettete a nostra disposizione Come nascono i Disowned? I Disowned si formano nel 2000 ad opera mia e dell'ex batterista della band Raffaele,uniti dalla passione per la musica. Iniziammo a suonare in una piccola sala prove, con l'intento di comporre brani propri d'impatto in linea con la nuova scena rock di quegli anni che piaceva a tutti noi. Che responsi sta ottenendo “Emotionally Involved”? Al momento la promozione è ancora in corso, ma le prime recensioni parlano molto bene e questo ci da ancora più fiducia nell’attendere le prossime… Le recensioni estere saranno molto importanti in quanto ci metteremo a confronto con diverse visioni e contesti musicali… Il miglior complimento e la più feroce critica ricevuti fin’ora… Il miglior complimento ricevuto finora è quello di essere migliori in sede live rispetto al cd, in quanto il nostro show è ben studiato e a quanto pare rende molto. Le critiche non mancano mai e vanno prese come costruttive. Una delle più feroci è quella di essere parte di un genere un po’ inflazionato e di ricordare un po’, in alcuni brani, i Deftones (ma chiamala critica…). C’è qualche aspetto del vostro disco che ora, col senno di poi, vorreste modificare? Personalizzare ancora di più il nostro stile, in modo da disorientare l’ascoltatore e non essere immediatamente catalogati in un genere ben definito. “Emotionally Involved” è un lavoro vario ed eterogeneo, che tradisce le più svariate influenze: volete parlarci un po’ del vostro background musicale? Il nostro background musicale è influenzato da molti generi. Tutti i generi o gruppi che badano molto all’emotività dei brani tipo appunto Deftones, Tool, A Perfect Circe, Glassjaw, ma anche bands piu elettroniche come Nine Inch Nails,Team Sleep ecc.. Poi ascoltiamo di tutto di più, quindi il background è comunque molto ampio. E proiettandoci invece nel futuro, quali sono le vostre ambizioni? Il sogno di ogni band è di poter vivere con la musica che scrive. Le nostre ambizioni sono di registrare nel 2008 il prossimo disco (di cui abbiamo già 5-6 brani) e di toglierci delle belle soddisfazioni (essere intervistati è già una soddisfazione per noi cosi come fare date in giro per l’italia come stiamo facendo). E cosa avete già realizzato rispetto alle aspettative iniziali? Rispetto alle aspettative iniziali abbiamo un disco uscito ufficialmente nei negozi con una distribuzione in 26 paesi e abbiamo iniziato a suonare fuori dalla Toscana. Abbiamo un videoclip ufficiale contenuto nel cd e un buon riscontro in sede live. Tutto questo è fantastico per noi! Come nasce una canzone dei Disowned? Solitamente le nostre canzoni nascono dalla chitarra evolvendosi poi con tutti gli altri strumenti. E che argomenti affrontate nei vostri brani? I brani parlano di momenti personali (“Mr.Moods”, ”Cruel”, “Sativa”), di problemi sentimentali (“Immenso Attimo”), di fatti riguardanti la nostra società come “The Blue Tragedy”, in memoria della tragedia dello Tsunami e di natura (“Hillness”). Non c’è poi una cosa che racchiuda tutti i testi in un unico ambito. Prossimi impegni sul fronte live? L’impegno più importante è sabato 23 Giugno 2007 presso lo stadio di Pontedera per il Valdera Rock Festival, a cui apriremo per Riccardo Sinigallia, Meganoidi e Almanegretta. Poi faremo 3-4 concerti in toscana per Giugno-Luglio presso feste de L’Unità e locali all’aperto. A luglio poi dovremmo partecipare ad altri festival in giro per l’Italia ma ancora attendiamo le conferme. Cosa di deve aspettare un ragazzo che va a vedere i Disowned dal vivo? Speriamo che chi ci ascolta live si emozioni come ci emozioniamo noi suonando… e un po’ di headbanging non manca mai! Un giudizio sulla scena underground italiana? Ottima scena ma un po’ sottovalutata. A livello di agenzie di management Alkemist-Fanatix è l’unica agenzia che sta facendo riemergere il panorama italiano in modo da renderlo competitivo con l’estero. Ok, grazie per la disponibilità, chiudete pure l’intervista come volete… Grazie a voi per lo spazio che ci avete concesso,speriamo di vedervi al nostro prossimo live e speriamo che vi piaccia il nostro cd! ROCK ON!

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