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DISGUISE

Dopo il convincente esordio del 2003, i blackster pugliesi Disguise tornano alla ribalta con l'ottimo "Late", nel quale sono sapientemente mescolati elementi black e death, oltre a melodie talvolta maestose, talvolta "introverse". Ma ciò che seriamente colpisce sono i testi e la filosofia che ne trasuda. Di tutto ciò il tastierista della band, Carnifex, ci parla nell'intervista che segue: Salve. Presentiamo ai lettori di Hardsounds i Disguise: provenienza, genere musicale, componenti, discografia, etc… Abbiamo fondato i Disguise nel 1998, ma i primi due o tre anni sono stati impiegati per trovare un nostro stile ed una nostra strada da percorrere. All’epoca avevamo 15-16 anni, e naturalmente non avevamo ancora la consapevolezza che possiamo avere oggi. La vera attività del gruppo inizia nel 2001 con la registrazione del nostro primo Mcd-Demo, “Impetus Mali\Mors Fidei”, demo che ha iniziato ad attirare un certo interesse su di noi, sia da parte del pubblico che della critica. Il passo successivo è stata la registrazione del primo full-length ufficiale, “Human Primordial Instinct”, concept album incentrato sull’ attuale stato dell’uomo costretto da leggi morali ed etiche fasulle ad annullarsi in qualcosa di estraneo all'uomo stesso, costretto a perdere la sua vera "umanità". Per supportare il cd, distribuito in tutta Europa, siamo stati impegnati in una serie di concerti in tutta Italia ed anche all’estero, condividendo il palco con bands come Marduk, Vader, Necrodeath, Novembre, Sadist e partecipando alla scorsa edizione del Metal Camp, in compagnia di Dimmu Borgir, Testament e Opeth tra gli altri. Il nostro nuovo lavoro, intitolato “LATE”, è stato registrato presso gli Alpha-Omega studios (Ancient, Mortuary Drape, Kataract…) ed è stato pubblicato dalla Black Havoc Productions, con il supporto in fase di promozione della belga Hardebaran. Il vostro è un black metal che risente di vari influssi “death” , e si sentono le influenze di band quali Satyricon, primi Dimmu borgir, Watain, Limbonic Art… Parlateci un po’ delle vostre influenze musicali. Sicuramente hai colpito nel segno citando queste bands come nostre influenze principali. I lavori dei Satyricon, sia del primo periodo ma anche le loro nuove uscite sono state sempre spunto di interesse per la nostra visione del Black Metal, come anche cd come “Moon in the scorpio” e “In aborrence Dementia”. Per quanto riguarda la parte più propriamente death del nostro sound gli ascolti più importanti sono certamente stati Vader o Monstrosity. Credo però che tutte queste influenze siano state elaborate e rese personali all’interno dei nostri brani, non lasciando un richiamo troppo evidente a nessuna band in particolare. Che ne pensate della scena black italiana? Quali sono le band di “casa nostra” che apprezzate maggiormente? Non mi è mai piaciuto fare discorsi generali su argomenti troppo vasti per poter essere conosciuti in maniera esaustiva. Secondo me ognuno prende la propria strada, che molte volte è una strada già battuta da altri e che più raramente è ancora mai calpestata. In un genere come il Black Metal, comunque fortemente ancorato alle radici, non è una totale innovazione che viene richiesta ad un gruppo per ricevere consensi, ma più che altro una rielaborazione in maniera personale dell’essenza del genere stesso. Purtroppo non sempre questa personalità si riscontra in molte band italiane, ma per fortuna ne esistono anche tante altre che si muovono su lidi particolari e privati. Mi piacciono molto i lavori delle band facenti parte della scena abruzzese (Vrastema) e cioè Draugr, Sturmkaiser e Dictator Eyes, come anche Handful of Hate o Spite Extreme Wings. Secondo me nel centro-sud Italia il livello qualitativo è più alto che nel resto della penisola, poiché essendoci meno infrastrutture e possibilità per esprimersi, ci si impegna ancora di più per riuscire a venir fuori da un frustrante anonimato. Come l’album precedente, Human Primordial Istinct, i brani compongono un conceipt diviso in tre parti, dai contenuti molto filosofici e dai quali si evince una weltanschauung affascinante quanto apocalittica. Ci volete parlare di questa “visione”? Gli argomenti trattati nelle lyrics di “Late” sono il naturale sviluppo di quelli trattati in “HPI”. Il cd è diviso in tre capitoli, nei quali si analizza l’eterna dialettica della natura umana. Dopo tutto il male portato dall’uomo durante i secoli, la stessa umanità ormai è irrimediabilmente corrotta. Quando la triste realtà si materializza davanti agli occhi dell’uomo cieco, ormai non c’è più tempo per cambiare il proprio destino: l’uomo è assassino e suicida. Consapevole del proprio inesorabile destino, l’uomo continua così a portare il male, ma stavolta in maniera intenzionale e conscia, amplificando la propria malata umanità. Nato per dare morte e morto per la morte data. Molto spesso il BM viene accostato, da persone assolutamente non del settore, a tragici fatti di cronaca che poco hanno a che fare con la musica o, ancora più spesso, additato come causa principale di “perdita dei valori” e del diffuso cinismo. Qual è la vostra opinione in merito? Il mio pensiero a riguardo è molto rigido e diretto: non penso assolutamente che certe vicende di cronaca nera possano essere ricollegate in qualche modo ad un discorso musicale o filosofico. Sono delitti che sarebbero stati compiuti anche se gli esecutori avessero avuto un substrato culturale diverso. La musica in generale è da me intesa come un momento di crescita evolutiva, e non vedo come atteggiamenti di soggetti condizionati da sostanze stupefacenti o psicopatologie possano essere con essa correlate. Per quanto riguarda l’attacco dei media, in verità sono contento che Vespa non conosca i DarkThrone e Costanzo i Marduk….per il resto che parlino pure, trarremo più forza dai loro pregiudizi. Quali sono le vostre visioni religiose? Non posso rispondere in maniera esaustiva a questa domanda, poiché ognuno di noi ha il proprio modo di rapportarsi o meno con un certo tipo di spiritualità. Personalmente non credo in nessuna entità trascendentale cristiana o meno. Come si evince dalle liriche di “Late”, non c’è spazio per un Dio benevolo in una umanità che si autodistrugge. Al di là del luogo comune generato “a tavolino” per i più impressionabili consumatori di musica, cos’è il black metal? Chi è il blackster secondo voi? Per me il black metal è la più alta forma di espressione e come genere più emozionale e pregno del panorama estremo, sicuramente si adatta benissimo come recipiente di messaggi ricchi di contenuto. Purtroppo, come giustamente sottolinei, sono stati dati dei limiti strutturali che in realtà costringono il Black Metal in margini troppo stretti rispetto all’ampio spettro che ne caratterizza l’essenza. Il blackster non è chi urla due bestemmie contro Dio per poi prendere la comunione la Domenica, ma è qualcuno che veicola un messaggio di crescita (anche la distruzione è parte della creazione) attraverso una musica che viene dal profondo dell’ anima-psiche. Lontano dal palco e dal face-painting (:D), chi sono i Disguise? Cinque persone che conducono una vita normalissima, tra studio e lavoro, organizzando tempo, sforzi e risorse economiche intorno alla band. Noto (con piacere) che “Late” esce sotto un’etichetta. Avete avuto difficoltà a trovarla? In realtà, subito dopo aver terminato la registrazione di “Late” abbiamo mandato promo in giro alla ricerca di una buona proposta. Visto che non siamo riusciti a trovare nessuno che potesse soddisfare le nostre pretese, abbiamo creato la Black Havoc Production, agenzia principalmente legata all’organizzazione di eventi live, tramite la quale abbiamo rilasciato “Late”. Con l’appoggio della belga Hardebaran Management and Promotion abbiamo ottenuto distribuzioni ufficiali in Italia (Andromeda) e Benelux (Hardebaran, disponibile via bertus) per il momento, e contiamo di far uscire il cd nel resto Europa dopo l’estate. Come Black Havoc il primo concerto organizzato è stato quello degli Infernal Poetry a Pescara, e a seguire le 4 date che ci vedranno impegnati con i blackster inglesi Abgott a Maggio nel centro-sud Italia. Ok, concludiamo. Volete lanciare un messaggio ai lettori? Invito tutti a visitare il nostro sito per comprendere appieno il messaggio che si cela dietro la musica di “Late”.

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