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Annihilator

Ciao Jeff. Prima di tutto ti do il bentornato in Italia, e soprattutto ti devo ringraziare del tempo che hai deciso di concederci. Devo farti i miei più sinceri complimenti per il nuovo splendido album che hai realizzato in quanto, a mio modesto parere, rappresenta la perfezione dell’intera carriera del gruppo: al suo interno è possibile ritrovare una letale miscela di ottime ed elettrizzanti killer songs in puro Annihilator style e di tecnica allo stato puro. È stata una tua scelta di realizzare il lavoro in questo modo, o il tutto è nato spontaneamente? Devo dire che quando abbiamo composto i brani non sapevamo esattamente come sarebbero stati. Noi abbiamo fatto del nostro meglio per mettere nel cd tutte le nostre idee. A volte ci capita di creare qualcosa di bello ed altre volte no. Non c'è nessuna programmazione dietro i nostri album. Noi componiamo e registriamo i singoli brani sperando che il risultato sia quantomeno accettabile. Se devo essere sincero la mia canzone preferita è "The Trend", che, nonostante sia solo strumentale, è un ottimo brano che funge da vera e propria introduzione per il proseguo del lavoro. Devo dire che stavolta ci è andata veramente bene in quanto tutti i giornalisti sono realmente rimasti estasiati dal nuovo lavoro. Se devo essere sincero questo vostro disco è il "disco dell'anno". È l'assoluta perfezione nella musica, nei testi ed addirittura nell'artwork. Ma toglimi una curiosità: come mai avete deciso di chiudere l'album con la traccia "Valentino Delight" che è diametralmente agli antipodi rispetto a tutte le altre canzoni? Perché è una cover dei Van Halen che è stata scritta nel lontanissimo 1980. E dato che non avevo mai inserito una cover in nessuno dei precedenti studio cd, quando ho deciso di inserire una cover ho potuto scegliere tra i miei tantissimi gruppi preferiti (Judas Priest, Iron Maiden, Van Halen, Black Sabbath, Venom, Metallica, Slayer, ecc.), ho scelto una delle canzoni che ho amato di più da ragazzino e, dato che in quegli anni era una canzone molto Heavy, ho scelto questa. Perché hai deciso di chiamare la band Annihilator? Diciamo che l'ispirazione mi è venuta vedendo un film di Eddie Murphy in cui lui era dentro un barile su cui c'era scritto Annihilator. Anche se devo dire che è un nome abbastanza terribile in quanto è difficilissimo da pronunciare ma soprattutto da scrivere. Come mai hai deciso di intitolare l'album con il nome della band? Se devo essere sincero quando finisco di comporre e di registrare i brani scorro tra i titoli e ne scelgo uno per dare il titolo al lavoro. Ma stavolta dato che nessuno dei titoli delle canzoni presenti su questo cd mi ha particolarmente colpito, di comune d’accordo con gli altri membri del gruppo e col manager abbiamo deciso di intitolare semplicemente l'album col nome della band. Diciamo che questo lavoro ha un significato molto speciale per me in quanto è il quarto lavoro degli Annihilator come gruppo e non solo come il progetto di Jeff Waters. Hai poi portato avanti quell'idea dei contest iniziata anni fa sul sito ufficiale? L'idea sta andando avanti alla grande. Ogni tanto pubblichiamo dei contest sul sito ufficiale in cui mettiamo in palio dei bei premi che sono degli autentici cimeli di gruppi del calibro di Iron Maiden, Malmsteen, Nickelback e via dicendo. Io amo molto chattare con i fans. Diciamo che senza di loro non sarei nessuno. Se dovessi fare un bilancio della tua carriera dagli esordi fino ad oggi quali sarebbero i momenti più alti e quelli più bassi? Il momento più alto sicuramente arriva ogni volta che riusciamo a terminare un cd, in quanto significa che abbiamo aggiunto un altro tassello al mosaico della nostra carriera musicale, e soprattutto quando riusciamo a portare a termine un ottimo tour. Invece mi ricordo di due momenti veramente terribili: uno nel 1997 perché era un periodo veramente catastrofico per l’Heavy Metal in Usa e Canada, e l'altro nel 2005 quando avevamo appena pubblicato un cd e dovevamo cominciare la promozione che abbiamo dovuto annullare in quanto il presidente dell'etichetta che ci aveva prodotto il disco è morto in un incidente stradale. Se invece dovessi tracciare la tua line-up ideale chi sceglieresti? Sicuramente chiamerei Paul Bostaph degli Slayer, il bassista dei Van Halen; come chitarristi scegliere Glen Tipton dei Judas Priest, Angus Young e Kerry King. Per quanto riguarda batteria e voce ce ne sono talmente tanti che è realmente impossibile scegliere. Avete programmato un tour per questo album? Certamente. Quest'estate parteciperemo a numerosi festival estivi. Stiamo già inserendo le date sul nostro sito. Ma il vero tour partirà ad Ottobre. Per chiudere in bellezza questa splendida chiacchierata vuoi dire qualcosa agli amici di Hardsounds? Certamente. Per chi non ci conosce dico solo che il nostro sound è una miscela di Heavy metal anni '80 e del miglior Thrash Metal della Bay Area. Quindi la nostra proprosta musicale è adatta praticamente a tutti. Per i nostri fan Vi giuro che ci rivedremo quanto prima per passare ancora delle splendide serate a suon di musica metal.

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