TREVOR BAKER: Dave Gahan. Depeche Mode ed oltre...

Diventa inevitabile che la vita di uno dei componenti di un gruppo famoso a livello planetario rappresenti a chiare lettere anche la vita stessa della band, seppur composta da ulteriori vite parallele che si intersecano con quella del protagoniosta principale. E' quello che emerge da questo volume scritto da Trevor Baker: se per aspetti strettamente editoriali non potrebbe non essere altrimenti, è anche vero che la biografia di Gahan diventa la biografia stessa dei Depeche Mode, senza nulla togliere a Martin Gore, autore della quasi totalità dei brani del gruppo inglese. Sarà che la vita del buon Dave risulta di sicuro assai più interessante, ma siamo tutti d'accordo, immagino, che senza il suo carisma i DM non sarebbero arrivati dove li troviamo oggi. E allora biografia di Gahan sia: un'adolescenza assai difficile fatta di piccoli furti e comportamenti ai margini della socialità, arrestato più di una volta e poi rilasciato, per scorprie che il padre da cui aveva preso il cognome non era suo padre, e che quello biologico aveva abbandonato la famiglia poco dopo la sua nascita. Sua madre si era risposata, ma il padre adottivo morì quando Dave aveva solo 10 anni. L'eta adulta non è stata certo meno traumatica, anche se il frontman riversò tutte le sue sofferenze nella dipendenza da stupefacenti, rischiando seriamente la morte. Poi la malattia, poi la morte di Andy Fletcher, sorta di arbitro che aveva sempre fatto da ponte tra i rapporti non sempre idilliaci tra Gahan e Gore. Trevor Baker è bravo a dettagliare senza tediare, approfondendo i passaggi chiave della vita dell'artista evitando il nozionismo ad effetto, come è bravo allo stesso modo nel lasciare sullo sfondo particolari poco interessanti e che non avrebbero aggiunto nulla ad una vita intensa e stracarica di eventi cruciali che, se per un verso scrivono essi stessi la biografia senza la penna di nessuno, è pur vero che non era per niente facile addomesticarli e generare un volume che si lascia leggere tutto d'un fiato. Unica nota stonata è l'ultimo capitolo aggiuntivo dell'edizione italiana che interessa gli anni dal 2010 al 2024 (fino all'uscita di 'Memento Mori' lo scorso anno), dato che l'opera di Baker si chiude nel 2009, anno di uscita dell'edizione inglese, concentrati in poche pagine, scritto da Federico Falco, poco coinvolgente perchè, oltre al fatto che non ci sono accadimenti di rilievo né personali, né interni al gruppi tali da farti appassionare (morte di Fletcher a parte), è anche vero che è proprio in questi momenti che dovrebbe emergere la personalita stilistica di chi scrive. Ad ogni modo, compito non semplice quello di mettere mano al lavoro già svolto da altro autore. Nel complesso una biografia assolutamente all'altezza di essere chiamata tale.
P 2024 - Il Castello Editore, 312 pagine.
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