TAROT: Glimpse of the Dawn
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30/03/2024La band australiana (da non confondersi con l’omonima storica heavy metal band finlandese) capitanata dal cantante/chitarrista Will Spectre torna a distanza di ben otto anni dall’album ‘Reflections’. Un’attesa davvero ben ripagata, perché ci troviamo di fronte ad un ottimo disco di hard rock di matrice settantiana che si ispira alle colonne portanti del genere come Uriah Heep, Rainbow e Deep Purple. Le otto tracce che compongono ‘Glimpse of The Dawn’ sono molto vivaci, dominate dai possenti intrecci tessuti dall’organo Hammond di Dave Harrington-George e dalle chitarre di Felix Russell che ricamano fraseggi e riff di grande gusto. La band ci tiene a sottolineare come parte dell’album sia stato registrato in totale spontaneità, con ampi spazi dedicati all’improvvisazione e con riff scritti al volo in studio e successivamente mantenuti, nell'intento di “catturare i fulmini in una bottiglia” (parole loro). Il sound ne beneficia, risultando estremamente naturale e ben lontano dai prodotti artificiali ed artificiosi in voga in questo periodo storico. Il risultato è davvero godibile e si lascia ascoltare tutto d’un fiato senza momenti di flessione o scarsa ispirazione. Queste canzoni sono nate per essere eseguite dal vivo, quindi possiamo solo sperare che i Tarot approdino presto sui palchi italiani.
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