PROLOGUE OF A NEW GENERATION: Mindtrip
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11/10/2017E così, dopo i Destrage che lo hanno sbattuto in faccia alle masse Italiane, arrivano I Prologue of a New Generation a rincarare la dose. Di cosa parlo? Ovviamente di Djent! Ma non quello commerciale dei Periphery o dei Tesseract. Eh no! Siamo di fronte ad un gruppo che ha fatto sua la lezione impartita dai Vildjarta ed i Veil Of Maya, con un pizzico dei Monuments (sopratutto nel cantato). Atmosfere pesanti e claustrofobiche ed una chitarra aggraziata quanto una motosega, anziché essere precisa come la lama di un bisturi. Mi hanno positivamente impressionato; si vede chiaramente che il gruppo ha talento da vendere ma sono ancora un po’ acerbi, specialmente nelle parti meno sporche come in “Introspective”. I migliori pezzi, però, spaccano! E ci fanno vedere che non c’è bisogno di uscire dal bel paese per ascoltare ottima musica e con le palle quadrate! “Karmic Law” e “Mindtrip” sono le due canzoni dove i Meshuggah, i Textures e la chitarra/motosega la fanno da padrone; belle melodie, incastrate in un mare di note sincopate, lo zenith di quest’album. Lasciateli maturare e per il momento ascoltate Mindtrip. Non dite che non vi avevo avvertito!
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