NOCTEM AETERNUS: Winter Spells
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30/11/2018Quando si pensa all’Argentina, nel sentire comune, corrono alla mente alcune immagini legate al calore del Sud America e, in ambito musicale, alla scuola thrash. Noctem Aeternus, pur arrivando da quelle terre, ci parla invece con la lingua del black metal, attraverso montagne innevate, venti gelidi ed atmosfere tra l’epico e l’ambient più minimale. Album che, nonostante sia geograficamente sradicato dalle nordiche origini, riesce ad emozionare. Intensità interpretativa della voce e della tastiera, la cui sottile presenza disegna e scandisce malinconia e speranza. Armonie dipinte con semplicità, sguardo che tende ad un cielo terso. Il percorso però per raggiungere questo ideale stato è irto di pericoli, tormenta nella quale camminiamo, riscaldati dalla consolazione di raggiungere qualcosa di estatico. L’estasi poi la si abbraccia, lasciandosi alle spalle voci graffianti che echeggiano dal passato. Noctem Aeternus non inventa nulla, ma i pezzi ci donano un’emozione inaspettata, una contemplazione profonda di un paesaggio innevato, sotto il quale si sente sussurrare vita. Un sonno profondo, un letargo che non significa fine, ma solo un riposo cosciente, parte integrante di una natura in una “stagione silenziosa”. La costanza delle ritmiche incarna perfettamente il soffio di un inverno profondo, artigli che si conficcano nelle carni lasciando ferite profonde. Gli improvvisi stacchi di tastiera diventano elegante slow motion di linguaggi espressivi altrimenti ignorati, foglia che cade, fiocco di neve che si posa e che ne bagna di commozione le venature. Considerando che ci troviamo di fronte ad un unico interprete, il livello esecutivo è più che buono, come anche la resa dei suoni. Non a caso l’artista è approdato a Naturmacht, casa discografica attenta ad un black metal mai fine a se stesso e capace di far vibrare corde dell’animo umano. Ci complimentiamo allora con l’artista, sperando possa da qui iniziare un percorso personale che lo renda maggiormente distinguibile nella scena di appartenenza. Sensibilità e valore ci sono, per amanti della nera fiamma e per chi non vuole musica estrema fine a se stessa.
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