HYENA RIDENS: La Corsa
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29/04/2019La parola d’ordine per gli Hyena Ridens adesso è “reinvenzione”. Ridotta la formazione da cinque a tre elementi (batteria, basso e tastiera), a quattro anni dal buon esordio ‘Cave Canem’ la band napoletana ci riprova con questo nuovo ‘La Corsa’. Titolo emblematico, critica ad un sistema dove tutto è frenetico e caotico, espresso in undici tracce (compresa una in dialetto napoletano, la conclusiva “Vesuvio”) che fondono sapientemente alternative, post-rock e prog. Il synth diviene uno strumento fondamentale nel costruire l’impianto sonoro della band campana, andando di fatto a sostituire la chitarra, in particolar modo nei brani ove l’afflato progressive si fa di fatto più marcato (“Tradimento”), dando un effetto un po’ freddo ed impostato che purtroppo si ripete in altri brani della tracklist. Ci sono comunque momenti più aggressivi (la titletrack, ad esempio) che ben si amalgamano con il resto. ‘La Corsa’ in definitiva è un buon album ed un discreto follow up dell’esordio, ma sembra mancare qualcosa a livello di “anima”; vedremo se con le successive prove in studio gli Hyena Ridens riusciranno a sviluppare anche questo aspetto della loro pur buona proposta musicale.
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