D'MOLLS: D'Molls
data
19/03/2018Il glam è sinonimo di eccesso (visivo), ed i D’Molls (ex The Chicago Molls) non fecero nulla per passare inosservati apparendo con un look vivace: tanta (ma proprio tanta) lacca, rossetto da fare invidia alla ex senatrice Ilona Staller (in arte Cicciolina…) e pantaloni attillatissimi. Per smuovere le acque e rafforzare la propria reputazione era inevitabile spostare i tacchi (ovviamente alti) da Chicago al Sunset Strip nella città degli angeli; i D’Molls lo fecero con un contratto già in tasca con il colosso Atlantic Rec. e nonostante, l’esposizione mediatica della scena glam rock, ‘D’Molls’ non raccolse i numeri sperati. Cocked and loaded, come dicono gli americani, il debutto dei quattro bamboli contiene 11 tracce caricate a pallettoni, ruffiane, ma al contempo abrasive, costruite con semplici armonie e ritornelli a presa rapida. Come insegnarono i Cheap Trick (maestri del bubblegum rock) con tre accordi, una piacevole melodia ed un ritmo ballabile si possono fare grandi cose, ispirando successivamente una pletora di nuove leve alfiere del glam cromato. L’ottima qualità del major sound è oggi, grazie alla riedizione Rock Candy, esaltata da una pazzesca ristampa dal considerevole impatto sonoro, che sfrutta un’ampia gamma di suoni, rilanciando il songwriting sfrontato e rock’n’roll di "All I Want", "Rally Baby", "A-C-T-I-O-N", "All Night Long" e "Dressed To Thrill". Nel lotto dei brani "Seven Seven Seven" (fu scelta come singolo di lancio), recupera una nuova energia, oltre ad un miglior appeal, costruita su un tempo martellante, ma sintetico, tra Def Leppard e Sigue Sigue Sputnik.
Commenti