W.A.S.P.

Per celebrare il 15° anniversario dell'uscita di "The Crimson Idol" Blackie se ne fotte del nuovo disco uscito pochi mesi addietro e propone un tour non solo dove suona per intero il disco sopra citato, ma anche una bordata di vecchi classici. Il New Age è pieno, e l'entusiasmo è palpabile. Vedere i WASP da soli, come headliner, è un momento speciale. L'occasione è di quelle da non perdersi assolutamente considerate anche la caratura e la personalità di un Blakie Lawless che non ha perso un grammo della sua potenza, della sua voce "urlante". Peccato solo per per le dimensioni del palco che non favoriscono l'utilizzo del suo Elvis, il microfono-asta molleggiante teschiato, altrimenti sarebbe stato davvero il massimo. Ma a fine a concerto ogni dediderio va a farsi fottere perchè la band, dannatamente ringiovanita con l'innesto di ragazzi in gamba e completamente coinvolti nella formazione, ha spazzato via tutto con una prestazione devastante, disintegrante, carbonizzante. Il concept di "The Crimson Idol" fila via liscio con un grado di partecipazione da parte del pubblico davvero inaspettato, che oltre a cantare a squarciagola, si presta anche un gioco fisico continuo facendosi trasportare ed elettrizzare dei watt senza opporre resistenza. Anzi, quando arrivano i classici nella seconda e conclusiva parte dello show si arriva a pogare sull'onda rock'n'rollegiante di "Blind In Texas". Prima "Wild Child" e "LOVE Machine" hanno preparato il terreno. Una band davvero scatenata, irrequieta, su tutti Mike Dupke - un vero animale dietro le pelli, e Mike Duda al basso - un tarantolato, in pratica. C'è spazio anche per l'intensa "Take Me Up" tratta dall'ultimo lavoro in studio, "Dominator" che non sfigura affatto all'interno di una set-list micidiale che con un altro paio di brani del vecchio repertorio sarebbe diventata epocale. Ma Blackie non s'è risparmiato, gli si vedeva quasi l'ugola che sbatteva sul microfono. Visibilmente ingrassato, ha dato il massimo in quello che sarà ricordato dal sottoscritto - e non credo di essere l'unico - come tra i migliori concerti del 2007. I WASP hanno fatto il loro dovere, ed a noi non resta che predicare il loro verbo: We Are Sexual Perverts! Fuoco e fiamme, sudore e sangue. Fuoco e fiamme. Sudore e sangue.