SKUNK ANANSIE

Breve fuga in terra britannica il 28 marzo scroso per staccare dal chiassoso tran tran lavorativo che culmina con un salto nel cuore di Londra al Roundhouse di Camden. Per l' occasione Skin e i suoi Skunk Anansie portano quasi 30 anni di musica e qualche assaggio del nuovo album in uscita a maggio 2025. In apertura alla serata troviamo i So Good, giovane sestetto londinese con chiare influenze punk rock e testi ribelli e polemici, con un piglio che ricorda molto l'attitude dei Veruca Salt. Una mezz'ora abbondante di riscaldamento con balli scatenati sul palco riesce però solamente a lasciare appena intiepidito l'esigente pubblico inglese. Dopo un importante cambio di palco ecco gli Skunk Anansie che si fiondano letteralmente sullo stage. Skin e i suoi ragazzi non perdono tempo e partono subito con il piglio giusto: intro affidata all'esplosiva "This Means War" seguita da "Charlie Big Potato". Una partenza del genere spacca subito la serata, lasciando i chiassosi Soo Good solo un lontano ricordo. Si procede quindi con un altra hit prima di lasciare il posto al primo assaggio del nuovo album: "An Artist is an Artist" è uno dei due singoli estrapolati dal tardivo lavoro 'The Painful Truth'. Il brano è commercialmente perfetto, molto "radio frendly", eppure il difficile pubblico londinese sembra restare quasi indifferente e senza scomporsi in applausi e complimenti eccessivi. Ennesimo cambio di passo nella scaletta e ci pensa "I Belive in You" ad alzare nuovamente i decibel prodotti dal Roundhouse. Skin, da brava frontwoman, sfrutta i momenti di entusiasmo generale per interagire coi suoi fan, prima di concederci una strepitosa versione di "Secretly" dove brilla tutta la sua vocalità soul, spesso tenuta nascosta da repertori più graffianti. L'energia di "Weak" e "My Ugly Boy" ci trasporta con un crescendo esplosivo fino al secondo singolo del nuovo album: "Animal" è un pezzo che strizza l'occhio a sonorità heavy, pur lasciando a Skin la possibilità di mettere in bella mostra le sue abilità vocali. Il nuovo brano è subito seguito da una "bravata" scenografica con Skin che si lancia in sella ad un gommone con le sembianze di un maiale sulle note di "It's Fucking Political", ed il pubblico ormai rapito si lascia condurre fino alla fine del set affidata alla pirotecnica "Tear The Place Up". Saranno due gli encore concessi dal quartetto inglese, pescando brani come la celebre 'Hedonism' fino ad arrivare agli albori della loro carriera con "Little Baby Swastikkka". La prima delle due date sold-out presentate dagli Skunk Anansie è un viaggio incredibile attraverso tutta la loro discografia, Skin ci accompagna dividendosi tra una frontwoman dolce e sensibile e una in grado di fare crowd surfing e cantare in mezzo alla platea un paio di brani giusto per scaldare un po' l'atmosfera. Questi ragazzi dimostrano che nonostante la loro pigrizia compositiva (così definita da Skin durante il concerto visti i nove anni di attesa per la produzione di nuovo materiale), c'è ancora voglia di divertirsi dal vivo per tutta la durata del tour europeo e oltremanica.

SETLIST
This means War
Charlie Big Potato
Because of you
Love Someone Else
God Loves Only You
Secretly
Weak
I Can Dream of You
An Artist is an Artist
I Belive in You
Twisted (Every Day Hurts)
My Ugly Boy
Animal
Yes it's Fuckin Political
Get Off Me
Tear The Place Pp

Encore
Hedonism
Cheers
Little Baby Swastikkka
You'll Follow Me Down