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SAMAEL

Con un anno di ritardo causa pandemia, i Samael sono in tour per tributare il giusto riconoscimento al loro album spartiacque, quel 'Passage' che, principalmente attraverso la scelta di sostituire la convenzionale batteria di Xytras con un ibrido tastiere/percussioni, ha cambiato una volta per tutte la carriera degli svizzeri. Sono ben tre le band di supporto in questa serata (il 23 settembre), con il qui presente che si perde le prime due, Wrang e Halpas: lo show viene anticipato e il sottoscritto, partito la mattina da Malmö, non riesce ad essere in loco prima delle 21, appena in tempo per vedere i Diabolical salire sul palco. I navigati svedesi hanno più di 20 anni di carriera alle spalle e tuttavia solo cinque album. A quanto pare sono per l'appunto 20 anni che non suonano a Berlino e non mancano di elogiare dal palco quello che è l'organizzatore di questa data e di quella di vent'anni prima, l'onnipresente per eventi metal in città Jörg Schröder, definito "fucking hero", mente dietro la Folter Records e il festival Under The Black Sun. I Diabolical vengono spesso descritti come degli imitatori dei (tardi) Behemoth, il che non depone affatto a loro favore e rende le mie aspettative piuttosto basse, ma devo ammettere che il materiale per lo meno dal vivo funziona, creando insieme ad un azzeccato uso delle luci (i volti dei musicisti sono sostanzialmente invisibili per tutta la durata dello show) un'ottima introduzione agli headliners. I Samael, ad oggi costituiti dai fratelli Locher (Vorph e Xy), dall'ex Rain (cloni degli stessi Samael) e Sybreed, Drop e da Ales (anch'egli ex Sybreed) propongono come da programma 'Passage' dal principio alla fine ("The Ones Who Came Before" per chi scrive ancora oggi insuperata nel suo genere per intensità e ibridazione metal/electro), ma poi c'è ancora spazio per altri otto pezzi che spaziano fra tutti i loro lavori a partire dal secondo album 'Blood Ritual' fino al più recente 'Hegemony'. "Son Of Earth" è particolarmente significativa in questo contesto, in quanto pubblicata due volte, prima e dopo l'uscita di 'Passage', con le conseguenti differenze fra le due versioni. Chiude in gloria la potente "Black Supremacy" da 'Hegemony' a mettere il sigillo su una serata memorabile. Diciannove pezzi totali, per uno show degno della loro opera probabilmente più influente. Vale la pena menzionare il locale dell'evento: la ORWOHaus è una ex fabbrica, della ORWO appunto, che produceva pellicole fotografiche, situata nel profondo est berlinese (municipio di Marzahn). Una volta chiusa è stata occupata da un collettivo musicale che utilizza i 2500 metri quadri per le iniziative più disparate.

Setlist:
Rain
Shining Kingdom
Angel's Decay
My Saviour
Jupiterian Vibe
The Ones Who Came Before
Liquid Soul Dimension
Moonskin
Born Under Saturn
Chosen Race
A Man In Your Head
Samael
Luxferre
Son Of Earth
...Until The Chaos
Infra Galaxia
Reign Of Light
Baphomet's Throne
Black Supremacy

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