WOODHAWK: Violent Nature
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01/06/2020Due anni di silenzio e riecco sul palcoscenico con un nuovo full-length i canadesi Woodhawk. Il loro è un miscuglio ben congeniato di hard rock e stoner. Ricetta collaudata, sulla quale gli artisti lavorano sapientemente, regalando un lavoro con i piedi per terra, dalle ritmiche che vanno oltre i dogma e con fraseggi di chitarra davvero caleidoscopici. C’è un non so che di anni novanta tra le righe, rock che sfiora il male di vivere grunge, ma che resta comunque nel binario dello stoner. La voce, sempre a suo agio, ci trasmette narrando sofferenza e rabbia, con un pizzico di sorniona espressività. Alcune suite strumentali frammentano la solidità del lavoro, trasportando in una dimensione lisergica, torridi miraggi che si perdono in acustici dialoghi. Violent Nature così scivola via piacevolmente, senza impantanarsi in sabbie mobili di cliché, rispettando però quelle peculiarità dei filoni sfiorati e che potranno attirare un’ampia gamma di pubblico. Sentimento e poi consistenza, per un full-length che non stravolge la scena, ma che riesce a colpire per sentimento e, perché no, personalità. Ciò che più convince sono sicuramente le ambientazioni avvolgenti hard rock che si susseguono alla rocciosità dello stoner. Il tempo ci dirà se questa band saprà crescere ulteriormente, anche perché già oggi incide e colpisce, meritandosi la considerazione del pubblico e di una label.
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