WHITECHAPEL: Whitechapel
data
05/01/2013Bombe a grappolo, meshuggate = parti di chitarra fratturate, androidi devoti a distruzione e morte disseminata senza pietà con armi tecnologicamente avanzate = produzione stellare, celebrata da suoni taglientissimi e ultraribassati al limite della perfezione; breakdown a go-go, batteria triggeratissima, arpeggi industrial, sovraincisioni ed effetti da studio a sublimare il maelstrom ipertecnologico che ci investirà fino ad asfaltarci. Tutto ciò è' contenuto nella quarta prova in studio dei ragazzacci del Tennessee, dove sensazioni di minaccia incombente si estrinsecano in "(Cult)Uralist" e "Section 8" alternate a qualche impreziosimento progressive e ad armoniche da infarto che ne fanno le tracce migliori del disco. "Devoid" è un altro pezzone industrial-strumentale sulla scia di quanto appena citato. Non si fanno mancare anche le parti ridondanti che sono peculiarità del genere stesso, ma la perfezione non è di questo mondo e poco importa se molti affezionati del settore diranno che i Lamb Of God o i Despised Icon sono una spanna superiori: noi godiamo lo stesso.
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