WEINHOLD: BELOW THE LINE
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22/05/2006Torna in scena Jutta Weinhold, storica singer tedesca che molti ricorderanno dietro al microfono degli Zed Yago nella seconda metà degli '80. "Below The Line" è il secondo disco di questa band che fin dal monicker mette bene in evidenza chi sia a tenere le redini di un progetto che stenta a decollare. Infatti, se Jutta incarna come da copione il ruolo di attrazione principale con la sua consueta indole pasionaria, è tutto il resto a convincere poco. Salvando pochi brani meritevoli di essere citati come "Storyteller" e "Memories Reminder, forti di una incisività assai raramente riscontrabile nelle altre composizioni, il disco risulta alquanto apatico, scarsamente interessante sotto il profilo qualitativo, e costruito attorno a riff perlopiù elementari che difettano in vigore ed efficacia. E di certo non aiuta la monotematicità ritmica(la sezione è quella dei Metalium), che si standardizza su tempi cadenzati dalla prima all'ultima canzone. Purtroppo, anche la band risulta abbastanza statica sul piano esecutivo non riuscendo a seguire la prestazione dell'attempata ma sempre in forma metaller nibelunga, tanto da far cadere questo "Below The Line", nel suo complesso, dentro il girone dei dischi inutili.
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