WAYSTED: Vices
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30/04/2021Ricomincio da me. È questo che deve aver pensato Pete Way, dopo aver messo fine alla collaborazione con gli UFO. Anzi, ci fu in precedenza un primo abbozzo con Eddie ‘Fast’ Clarke, anch’egli transfugo dall’altra leggenda inglese Motorhead, ma il sodalizio durò il tempo di un paio di pinte di birra. Coadiuvato dall’amico di lunga data Paul Raymond (insieme negli UFO), Pete Way mise insieme un nuovo gruppo reclutando Ronnie Keyfield (chitarra), Ian Muir (voce) e l’ex Del Leppard Frank Noon (batteria). Nel 1983 i Waysted esordirono con ‘Vices’ tramite Chrysalis Records, stilisticamente una versione molto (molto…) più grezza degli autori di ‘Phenomenon’ e ‘Lights Out’. Un discreto esordio limitato dalla prestazione di Muir, la scrittura è anche interessante, ma il vocalist inglese proprio non ce la fa a far risplendere i brani, ed anche la produzione di Mick Glossop (si era fatto le ossa con la new wave ed il punk) non rende giustizia a ‘Vices’. Con più cura per i dettagli, oggi si parlerebbe di ‘Night Of The Wolf’ come un super classico dell’hard rock inglese, ed altrettanto bene di ‘Love Loaded’, ‘Women In Chains’ e ‘Right Form The Start’: divertente il rifacimento elettrificato di ‘Somebody To Love’ dei Jefferson Airplane. La ristampa della Rock Candy risolve alcuni deficit originari, almeno in termini di suono e dinamica, grazie al restyling sonoro in qualità remastered e reloaded: l’edizione contiene cinque tracce bonus che beneficiano di un nuovo mixing.
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