VAN HALEN: For Unlawful Carnal Knowledge
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09/02/2010Il nono lavoro in studio di una delle più celebri hard rock band di tutti i tempi doveva intitolarsi, nelle intenzioni di Sammy Hagar, semplicemente FUCK. L'album poi assumerà il titolo attuale ma l'approccio più in your face, rispetto ai lavori precedenti forse troppo figli del sintetizzatore di Eddy Van Halen, delle undici tracce tradiscono l'acronimo. Album che regalerà ben sei singoli al gruppo 'For Unlawful Carnal Knowledge' si caratterizza per tutta una serie di elementi e di rimandi sonori a quanto già fatto in precedenza dai nostri. In primis il ritorno di Ted Templeman, dietro al mix dei primi lavori dei Van Halen, a seguire l'abbandono dei synth in favore di suoni più naturali (il bellissimo piano della celebre "Right Now") e le continue citazioni a celebri cavalli di battaglia del gruppo: "The Dream is over" dal riff mutuato dalla storica "Ain’t Talking About Love" e "Top of the world" (ospite alla seconda voce Steve Lukather dei Toto) che ne ha uno ripreso dal finale di "Jump". Se Edward sperimenta, quasi contemporaneamente al celebre chitarrista dei Mr.Big Paul Gilbert, l'efficace utilizzo di un trapano sulle corde della propria chitarra in "Poundcacake", l'ex cantante dei Montrose, il biondo riccioluto Hagar,ci delizia con la favolosa (e, perchè no, commerciale) "Righ Now" vero e proprio inno a prendere in mano la propria vita realizzando i propri sogni. Se '1984 regalò loro un enorme successo grazie a celebri hit come "Jump" o "Panama" è proprio la canzone composta al piano da Hagar che fa vincere ai Van Halen il premio come miglior video dell'anno (per MTV) e un Grammy per il miglior album hard rock. Inutile sottolineare come la prova di ciascun componente del gruppo sia piacevolmente sopra le righe tanto da rendere 'F.U.C.K.' un classico del genere. Seguirà 'Balance' che chiuderà momentaneamente il periodo ironicamente definito dei 'Van Hagar' e aprirà le porte ad un altro celebre vocalist di una band hard-funky-rock altrettanto celebre. Stiamo parlando di Gary Cherone degli Extreme.
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