TRIPTYKON: Requiem (Live at Roadburn 2019)
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28/05/2020Eccolo il terzo corposo nuovo lavoro degli svizzeri Triptykon, tracklist suddiva in tre lunghi capitoli: Rex Irae (“Into The Pandemonium” - 1987 - Celtic Frost), Grave Eternal (inedito) e Winter (“Monotheist” - 2006 - Celtic Frost). In questo 'Requiem' vediamo una doppia collaborazione a partire dalla Dutch Metropole Orkest diretta dal maestro Jukka Iisakkila che ha portato diverse volte la sua squadra di musicisti a vincere numerosi Grammy, e non da meno quella di Safa Heraghi, vocalist tunisina. Quello che stiamo ascoltando è il frutto di circa due anni di lavoro con i colleghi Celtic Frost, un lavoro scrupolosamente dettagliato ed una perfetta introduzione al nuovo batterista dei Triptykon tale Hannes Grossmann, nonché un sentito omaggio agli ex amici Martin Eric Ain e HR Giger purtroppo prematuramente scomparsi. Il metallo caratteristico di questa formazione si intreccia ad armoniose orchestrazioni sinfoniche regalando in qualche brano piccole sottigliezze black. Nel complesso un lavoro omogeneo che si sposa egreggiamente con la dinamica del contesto. Sonorità cupe e decadenti ci immergono in un viaggio occulto intriso di sofferenza, il ritmo cadenzato e la voce pulita e malinconica di Safa alternano in maniera opportuna il cantato gutturale di Thomas. In conclusione, resta da chiedersi se il risultato di tanta fatica, lavorazione e produzione ne siano valsi la pena, per gli amanti del genere e dei trascorsi dei presenti musicisti sicuramente si!
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