NECROART: Lamma Sabactani
data
04/11/2014I pavesi Necroart riprendono e stravolgono il senso biblico della frase urlata da Gesù crocifisso e confezionano un'opera molto controversa e complessa. Per il loro terzo album 'Lamma Sabactani', dotato di una copertina d'impatto, la band vuole allargare il proprio range di influenze e rendersi al contempo più accessibile, lasciando spesso da parte la lentezza catacombale del doom e facendosi leggermente più aperta, utilizzando in modo massiccio tastiere e sinistre voci pulite ("Stabat Mater"). Il riffing è per lo più serrato, il suono della chitarra molto denso, adatto a un disco death/doom. "Agnus Dei" (da cui è stato tratto anche un video) è indicativa del sound dei Necroart nel 2014. Il metal dei Nostri è sempre di difficile classificazione, e questo ci piace, ma a volte i brani sono poco dinamici e la discontinuità tra perle oscure come la title track o "The Demiurge" e canzoni più statiche come "Redemption" e "Joining The Maelstorm" fa pensare che ci siano ancora diverse cose da aggiustare. Pollice verso per quanto riguarda la batteria, troppo meccanica e legnosa, che avrebbe potuto dare una marcia in più in diversi punti. Visti i trascorsi, pensiamo che qualcosa si stia già muovendo, verso ulteriori cambiamenti.
Commenti