THE WATCHER: Out Of The Dark
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21/12/2024La verginale icona messianica che indica il cammino di redenzione "fuori dall'oscurità" stampata in copertina; così si presenta il power trio del Massachusetts che si confronta con la prima prova in Long Playing. Le otto tracce pagano decisamente un giusto e più che esplicito tributo alla golden age dell'heavy metal primigenio, senza tralasciare affatto le influenze dell'occult rock di matrice settantina.
Da questa commistione tra NWOBHM e occult rock nasce il sound doom dei The Watcher. Le composizioni filano via senza appesantire l'ascoltatore, merito anche del minutaggio contenuto delle singole tracce che raramente superano i quattro minuti (tranne per la title track e la conclusiva "Thy Blade, Thy Blood", quest'ultima, poco sotto gli otto minuti). Anche i ritmi risultano spesso serrati come in "Kill Or Be Killed" o in "The Final Hour", dal refrain melodico che ricorda il sound degli svedesi Odcult, se non proprio lanciati a folle corsa come in "Burnig Word", robusto up tempo tipicamente heavy metal. Poco è il tempo per riprendere fiato dalle bordate distorte della coppia Furst/Reed; al brano "Exiled" spetta il compito di spezzare la tensione del disco con una melodia malinconica ed onirica che poggia su cristallino arpeggio di chitarra e che non può non farci pensare alle atmosfere lisergiche e rarefatte di una planet caravan. Mid tempo decisamente più cadenzato e nello stile più propriamente doom quello della conclusiva "Thy Blade, Thy Blood", nella quale i nostri sembrano spaziare con più libertà fondendo riff granitici a soluzioni più melodiche fino all'accelerazione di ampio respiro della parte conclusiva che chiude anche questo primo capitolo della loro discografia che reputiamo per il momento convincente, in attesa di sentire altro.
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