THE PRETTY RECKLESS: Other Worlds
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17/11/2022The Pretty Reckless avevano pubblicato l'anno scorso un bel full-length intitolato 'Death By Rock And Roll': per riscaldare la propria audience in occasione della ripresa dell'attività concertistica hanno pensato di dare alle stampe un nuovo disco, nel quale hanno rivisitato diverse canzoni di quell'album in chiave acustica. Troviamo così reinterpretati "25" (solo voce e piano), la titletrack, "Only Love Can Save Me Now" e "Harley Darling", mentre di "Got So High" viene riproposta una versione remixata. Siamo dell'idea che, quando una canzone è bella, funziona molto bene anche quando viene ridotta alla sua essenza, con la voce accompagnata dalla sola chitarra acustica o dal piano e così è per questi brani reinterpretati dalla voce calda e suadente di Taylor Momsen, cantante che si rivela sempre più una vocalist di grande bravura, a suo agio anche in territori meno affini al rock grintoso che contraddistingue di solito la loro musica. Il disco è completato anche da alcune cover: innanzitutto, ci sono una serie di omaggi a Chris Cornell, al quale The Pretty Reckless erano legati in qualche modo da un rapporto di amicizia e con cui avevano condiviso, loro malgrado, visto come è andata a finire, il suo ultimo tour con i Soundgarden del 2017. In particolare, vengono riproposte due canzoni del celebre gruppo di Seattle, "Loud Love" e "Halfway There" (quest'ultima con la partecipazione di Matt Cameron, ex compagno di Cornell nella band) e "The Keeper", suo brano solista, qui con Alain Johannes, che pure aveva collaborato in passato con Chris. Cambiando un po' genere, ci sono poi una cover dei Brinsley Schwarz, "(What’s So Funny ‘Bout) Peace, Love And Understanding", poi ripresa anche da Elvis Costello) e una di David Bowie, la bellissima "Quicksand", per la quale la Momsen viene accompagnata al piano da Mike Garson, musicista che aveva collaborato con lo stesso Bowie. Insomma, soprattutto per chi ha apprezzato l'ultimo "Death By Rock And Roll", questo "Other Worlds" può rappresentare un piacevole complemento nel quale, oltre a essere proposte alcune canzoni in versione differente, si possono scoprire meglio alcune influenze tra quelle che sono andate a plasmare oggi l'anima e l'essenza stessa della band americana, che in questo disco ha davvero deciso di mettersi a nudo.
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