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THE PRETTY RECKLESS: Death By Rock And Roll

data

12/02/2021
75


Genere: Hard Rock
Etichetta: Century Media
Distro: Sony
Anno: 2021

Questo quarto album dei The Pretty Reckless nasce dopo una gestazione alquanto difficile: va ricordato come la band suonasse in apertura per i Soundgarden in quel dannato tour in cui tragicamente Chris Cornell si tolse la vita. Da quel momento seguì un periodo molto difficile per il gruppo statunitense, aggravato dalla perdita l'anno successivo del loro amico e produttore storico Kato Khandwala, morto a causa di un incidente con la moto. La band entrò perciò in una spirale fatta di profonda depressione, con problematiche personali, rischiando di perdersi per sempre. Per fortuna, alla fine del 2018, arriva la decisione di tornare in studio e in qualche modo di ripartire. Per la prima volta, Taylor Momsen e Ben Philips si prendono carico della produzione e coinvolgono alcune collaborazioni illustri. Si comincia cercando in qualche modo di esorcizzare i fatti drammatici che hanno lasciato il segno nella band: la prima traccia, "Death By Rock And Roll" è dedicata proprio a Kato, mentre nella seconda, "Only Love Can Save Me" compaiono Kim Thayil e Matt Cameron, conferendo al brano un'anima decisamente molto Soundgarden. A seguire, ritroviamo un altro ospite, Tom Morello (Rage Against Machine, Audioslave) in "And So It Went", un altro dei pezzi forti, ma possiamo considerare tale anche "25", un brano con una vena vagamente malinconica e carica di pathos: una caratteristica, questa, che peraltro sembra permeare un po' tutto il disco, accentuata dall'approccio di Taylor Momsen nelle sue performance. La band alterna così brani grintosi con altri nei quali spicca un'interpretazione intimista e persino un po' ombrosa, dark, come in "Standing At The Wall" o in "Got So High". C'è spesso anche un bel flavour blues, evidente in modo particolare in "Turning Gold" o talvolta un pizzico di country, come nel caso della ballata "Harley Darling". In effetti potrebbe sembrare a livello di immagine che i The Pretty Reckless siano una band molto soft, possibilmente dedita ad un rock commerciale, invece c'è molta sostanza nella loro musica, c'è grinta, ma anche profondità, si avverte lo sforzo di trasmettere delle emozioni, forse persino anche del disagio interiore, traducendolo in musica attraverso brani molto diretti ma in grado di toccare le corde dell'ascoltatore. Si riscontra peraltro una sapiente capacità di alternare parti elettriche, moderne e frizzanti, con altre acustiche e più legate alla tradizione, in un mix che sembra poter accontentare tutti, grazie a un songwriting maturo, impreziosito dalle doti interpretative della Momsen. Davvero un buon disco, che ci restituisce una band particolarmente ispirata e in gran forma. 

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