THE ORIGINAL CHARLIE & THE CATS: Ö!
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12/02/2006Breve cenno introduttivo: Giancarlo Cinelli è uno di quei musicisti poliedrici dalle capacità estremamente sviluppate e con un'esperienza da far impallidire molti, anzi moltissimi cosiddetti professionisti. Ormai prossimo ai 50 anni, nella sua carriera ha suonato di tutto, dal Jazz al Rock alla Melodica Italiana, ed ha collaborato con artisti di spicco nel panorama italiano ed internazionale. Il suo progetto più noto, almeno su scala locale, sono stati i "Charlie & The Cats", gruppo con cui sperimentò fusioni tra italiano, inglese e dialetto bresciano, con risultati che si alternavano tra pezzi impegnati ed altri estremamente ironici; una volta chiuso questo progetto, Charlie si è dedicato alla musica dialettale, raggiungendo risultati di rara bellezza sia a livello compositivo, sia esecutivo. Ora, per la seconda volta, si presenta con una formazione che recupera il monicker più famoso, scelta dettata dalla rinata collaborazione con Cesare, storico batterista dei "Cats". "Ö!" è un disco che può trarre in inganno: la scelta del titolo è dettata dalla voglia di tributare la giusta gloria ad una vocale che nella cultura bresciana riveste un'importanza primaria, eppure l'album è in italiano: per la seconda volta nella sua carriera (la prima volta, nel 1999, era stato con un disco che prendeva il nome dell'artista bresciano) Charlie Cinelli sceglie la lingua nazionale, almeno ufficialmente perchè "le canzoni sono venute così". Non una scelta calcolata dunque, ma comunque una possibilità per uscire dai vincoli imposti da una scelta linguistica come quella dialettale, interessante ma estremamente vincolante in termini di pubblico. Altro inganno regalatoci da questo disco sono i contenuti: le canzoni sono da ascoltare più volte, da analizzare con un minimo di attenzione, perchè dove già il primo ascolto è in effetti in grado di risultare "di presa", al secondo è più facile cogliere tutta l'ironia che permea il disco. Ma è solo con ascolti più approfonditi che si coglie appieno la differenza tra questo disco ed uno più commerciale: la falsa ingenuità, le battute facili, i testi a tratti semplicistici seppur mai banali, celano in realtà una riflessione che va oltre la semplice voglia di prendere in mano una chitarra e strimpellare. Spunta così una disincantata analisi della società e dei suoi paradossi ("Mai"), delle sue manie ("Sportivo"), delle sue "malattie" ("Io Ti Mangerò"). Infine, non ci si poteva esimere dalla conclusione scherzosamente popolare di "Lontano Da Qui", storia dell'estinzione di un paesino per via di un bullone saltato. Il tutto incanta con la complicità di un songwriting decisamente esperto, stili quanto mai vari, e musicisti dalle competenze assolutamente indubbie. Unico neo, le ultime due tracce ("Lontano Da Qui" e "In Giardino") risultano essere invertite rispetto a quanto riportato dalla tracklist, ma dubito che questo genere di errori possa compromettere seriamente la qualità di un disco!
Daniel
26/04/2022, 18:23
Sono alla ricerca disperata di questo cd.. qualcuno mi può aiutate??