TEARS OF ANGER: IN THE SHADOWS
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04/04/2006Capitolo secondo per la band svedese capitanata dai fratelli Jansson, e disco che si guadagna onestamente la ribalta con un lavoro che non fa gridare al miracolo, ma che si fa apprezzare per la sua vena velatamente promiscua fatta di prog metal e melodic rock, hard vecchio stampo e metal neoclassico. Quindi, una mistura assai melodica e ben sorretta dalla voce incisiva di Bjorn, sorta di Jorn Lande de noantri che soprattutto nelle parti di maggior pathos riesce a dare un grosso apporto positivo al risultato finale. Un risultato che avrebbe potuto essere migliore se non fosse per il lampante calo in chiusura di CD in cui la band non riesce a mostrare la stessa convinzione e lo stesso mordente a causa di brani troppo scontanti, fatti di cliche e più lineari rispetto a quanto di buono hanno dimostrato in precedenza. Sta proprio nel saper mescolare le diverse influenze il punto di forza del quartetto, in grado si far convivere Brazen Abott, Symphony X e Europe con fluidità, non fermadosi al mero aspetto ripropositivo ma cercando l'arrangiamento ed una linea melodica che siano personali e non banali. Per fortuna, questi ultimi aspetti sono i maggioranza e fanno di "In The Shadows" un disco che supera nettamente la sufficienza senza eccellere, che si pone a metà strada tra i due estremi gradi di valutazione in una posizione favorevole ma rischiosa visto che il prossimo disco dovrà dirci se posizionarli più in alto, o più in basso. E saranno loro stessi l'ago della bilancia, artefici del proprio "talento".
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