SYLVAN: POSTHUMOUS SILENCE
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02/05/2006Essere padre e scoprire, per la prima volta, la vita della propria figlia attraverso un diario, unica testimonianza rimasta. Leggere che la propria piccola, ormai perduta, è passata attraverso una vita dura, piena di paure e di prove. Questo è il background di "Posthumous Silence", quinto disco in studio per i tedeschi Sylvan: una band forse poco conosciuta dal popolo musicale italico ma che, a mio parere, si dimostra con questo nuovo lavoro uno dei gruppi da tenere d'occhio. Quindici canzoni per settanta minuti di progressive rock ad altissimo tasso emozionale: una vera e propria discesa nel cuore dei sentimenti sprigionati da questo concept album, una cascata di note legate a doppio legame con l'atmosfera cupa e malinconica che pervade il disco. Un rock a tinte progressive di stampo moderno, distante anni luce dalla tradizione settantiana del genere: pochissime divagazioni tecniche e massima concentrazione sul trovare il mezzo musicale più appropriato per spingere l'ascoltatore sempre più nel vivo della storia. Una scelta a mio avviso molto azzeccata che non fa per nulla pesare la lunghezza del disco, anzi canzoni come "Answer To Life" si vorrebbe sentirle all'infinito, per potersi perdere nelle linee melodiche. Il gruppo dimostra buona tecnica e grandi capacità di songwriting, riuscendo a confezionare un prodotto di fascia alta che credo farà felici molti estimatori del genere: ora tocca a voi decidere cosa fare...
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