SWEENEY, MARK: SLOW FOOD
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25/03/2007Forse, così da solo, il nome di Mark Sweeney non dirà granché a molti di voi, ma basta citare la sua band madre (i Crystal Ball) per accorgersi di avere a che fare con un artista preparato e di marcato spessore, tra l'altro fresco di firma con i propri compagni elvetici per l'uscita del prossimo cd su MTM Music. Nel frattempo, giusto per scaldare le acque, eccolo pronto a tagliare il traguardo del proprio primo album solista grazie a "Slow Food", lavoro di tredici tracce incredibilmente improntato su sonorità tipicamente rock melodiche miste a sfumature pop, caratteristica che si distacca in maniera decisa dallo stile intravisto nei Crystal Ball, sempre melodico ma maggiormente dedito ad un sound che spazia tra classico hard-rock ed echi di power melodico. A dare manforte al bravo Mark, il cui timbro vocale qui si mimetizza in maniera quasi sorprendente con quello del Bryan Adams più maturo, troviamo l'oramai onnipresente Michael Bormann, occupatosi in prima persona della produzione del cd cui ha partecipato anche in qualità di guest per le backing vocals. Il risultato è incanalato in una serie di brani che possono essere ricondotti, stilisticamente parlando, a quanto proposto dal rocker canadese negli anni novanta ed anche nell'esordio discografico del già citato Bormann, perfettamente allineato nella mistura di melodie rock e pop d'autore. Dal punto di vista qualitativo "Slow Food" può essere considerato come un'uscita che merita senza dubbio l'attenzione di tutti gli amanti della melodia semplice ma adulta, il tutto grazie ad un utilizzo delle distorsioni indubbiamente parsimonioso e ad una cura negli arrangiamenti evidente in più di un aspetto. Il resto viene ovviamente completato dalle affabili parti vocali di Mr. Sweeney, qui più che mai capace di desteggiarsi con grande bravura in brani trascinati dalle proprie coinvolgenti interpretazioni. Il consiglio finale è quello di donare almeno un ascolto a questo meritevole debut del singer svizzero, un disco che lo vede esibirsi al meglio delle proprie abilità canore, in particolare grazie anche ad un contesto che altro non può fare se non metterne in risalto le proprie marcate credenziali artistiche. Godibile e sincero, dall'inizio alla fine.
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