SVBWAY TO SALLY: KREUZFEUER
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24/03/2009Continua la fase calante della band di Potsdam, ormai arrivata alle soglie del ventennio in quanto ad attività artistica. Già il precedente "Bastard" avevo deluso e non poco dando la netta impressione di un gruppo senza idee, e questo "Kreuzfeuer" certo non rimette le cose al loro posto: disco piatto, qualche buon brano, ma siamo assai lontani dalla freschezza e dall'intensità compositiva che da sempre vengono loro riconosciute. Sarà che i Svbway To Sally stanno attraversando un periodo di confusione. Infatti, il loro stile è sempre più heavy e sempre meno folk - sporadica la presenza della strumentazione acustica tradizionale - sempre meno arrangiamenti a scapito di brani sempliciotti e banali che non hanno nulla di cui farsi ricordare, mai un ritornello, una melodia, un'orchestrazione che possa risvegliare dal torpore in cui si cade ascoltando l'album. Le ballad presenti, inoltre, sono impalpabili, anonime, scontate, nonostante si cerchi di trasmettere una certa intensità ormai plastificata, priva di qualsiasi appiglio emotivo. Si salva la prima parte del disco in cui tracce come "Judaskuss" e "Die Jagd" riescono a tenere banco grazie ad un buon lavoro in fase di riffing ed a linee vocali convincenti in cui viene sfruttata a pieno la spigolosità della lingua tedesca, poi arriva piano piano il baratro. E se le pareti sono ripide, a strapiombo, non riesci più a risalire, in particolare quando ti ritrovi tra le mani una "Croce di Fuoco" che si scioglie brano dopo brano.
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