STRYDEGOR: BACK ON ANCIENT TRACES
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27/08/2009Negli ultimi tempi il campo del Viking sembra essere molto fertile, quantomeno a giudicare dal numero di gruppi che vi sbocciano; purtroppo va anche precisato che la qualità della coltura non sempre è eccellente. Nel caso degli Strydegor siamo davanti ad una band giovane, che si è registrata il disco in casa e se l'è mixato da sola, e questi sono sicuramente punti a loro vantaggio. Inoltre fanno sfoggio di buone competenze tecniche, ed anche questo è un pregio. L'elenco dei crediti termina però qui, in quanto l'unica ulteriore nota positiva di questo disco è rappresentata dall'orecchiabilità dei pezzi; ma non è nemmeno necessariamente vero che questo sia un gran pregio. 'Back On Ancient Traces', infatti, ha un immenso neo: stanca. L'originalità compositiva è estremamente bassa, ricordando a tratti i vecchi In Flames ed a tratti i primi Amon Amarth (come se abbondassero i gruppi che non ricordano gli Amon Amarth...), ma senza una determinazione di personalità, senza una volontà di caratterizzarsi in maniera univoca ed inequivoca. Il risultato è purtroppo il “solito” album Viking, destinato a perdersi nei meandri di collezioni smisurate insieme ad un nutrito drappello di suoi simili. Unica variante rispetto allo standard è quella vena di Melodic Death svedese che scorre qua e là, andando ad impreziosire la portata melodica di alcuni passaggi. Spiace ulteriormente stroncare (anche se di piena stroncatura, in effetti, non si tratta)un disco che, per sua natura, non potrà avere seguito: se gli Strydegor vorranno registrare un secondo lavoro, infatti, dovranno per forza di cose scegliere un nuovo componente. E' infatti venuto a mancare, pochi giorni prima dell'uscita di questo esordio discografico, il lead guitarist Slava, deceduto in un incidente stradale.
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