STARLESS: HOW LIFE SHOULD BE

Ecco come dovrebbe essere la vita per gli Starless: festini a non finire, scanzonata, irriverente, spensierata, ironica. Almeno è quello che riscontriamo in questo debut album stracolmo di energia e positivià. Virtù di una band giovanissima che non si prende molto sul serio, e che punta tutto sulla freschezza di brani che non chiedono altro che essere suonati ed interpretati con spirito sbarazzino. Ci viene davvero da pensare che 'How Life Should Be' sia stato composto senza troppo pensare, e che sia stato registrato così com'è venuto, sopratutto se consideriamo quella non tanto latente vena demenziale che contorna diversi brani. Registriamo anche una mancanza cronica di idee, ma crediamo che il quartetto pescarese non abbia affatto cercato di scrivere canzoni pensando a come strutturarle, arrangiarle e tenerle poi in piedi. Motivo che ci induce a mettere in risalto anche l'ingenuità di fondo che traspare lungo tutto lo scorrere dell'album, e che a rigor di logica rafforza il senso di immedietezza che lascia traccia brano dopo brano. Però dopo questo sfuriata adolescenziale ci aspettiamo un passo avanti verso la maturazione, perchè siamo convinti che gli Starless abbiamo tutte le carte in regola per fare di meglio e meglio, per esempio seguire la scia dei Fucked Up e non più quella del pop-punk-hardcore pecoreccio.