SEPTIC FLESH: The great mass
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02/09/2011A pieno diritto la migliore band greca, la più importante e quella che è riuscita a fare passi da gigante in termini di progressione del sound; pur partendo (come la maggior parte delle band greche) dal black metal è riuscita ad incorporare col passare degli anni e delle uscite elementi death, electro e orchestral/sinfonici, fino a partorire questo mostro di dimensioni titaniche grazie all'apporto rilevante dall'orchestra filarmonica di Praga. Per meglio comprendere a cosa siamo di fronte pensate ad un mix tra i Samael di 'Lux Mundi' e 'Passage' e i Behemot di 'Demigod', quindi sfuriate black, death tellurico, partiture electro, ariose aperture epico/sinfoniche/barocche, progressioni e crescendo, innesti gothic, batteria triggerata, ma mai fuori registro (tipo alcune band metalcore che sembrano usare carri armati a posto delle pelli). "Oceans Of Grey", "Five Pointed Stars", la catchy "Rising" (solo per citare alcuni brani, ma facendo un torto all'intera fatica tutta di pari valore) sono veri e propri capolavori che, grazie alla presenza di soprano accompagnate dagli archi dell'orchestra, contrastano il growl demoniaco di Seth portando il tutto ad assomigliare ad uno tsunami con onde alte come grattacieli di fronte alle quali nulla è possibile fare per contrastare la potenza devastatrice, ma solo inchinarsi e pregare. Produzione stellare ad opera di Peter Tägtgren, layout di copertina che ti cattura alla prima occhiata: grande scommessa della Season Of Mist sempre più oculata nelle scelte. Non per niente sono stati scelti tra le band di punta per il più grande metal festival al mondo, l'Hellfest, e non mi stupirei se in colonne sonore di film horror o fantasy ci trovassi loro a musicare le scene più truci, o le battaglie più epiche. Questo disco difficilmente verrà via dal mio lettore, e con pochissimo margine di errore sicuramente sarà il mio disco dell'anno e uno dei miei preferiti di sempre.
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