SADAEL: ESSENCE
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03/09/2010Altra one-man-band proveniente dall'ex Unione Sovietica, dall'Armenia per essere precisi. La proposta è un funeral doom che in più di un'occasione sfuma nell'ambient ed in partiture eteree dal colore estremamente dark. 'Essence' ripercorre fedelmente l'impressione che nasce guardando l'artwork di copertina: suoni gelidi, non-vita tra un brano e l'altro, ritmica quasi assente con tempi che definire dilatati non rende al meglio l'idea, e soprattutto un'imponente atmosfera lugubre e disperata che emerge fin dall'iniziale "Misanthropy March", titolo al quanto esplicativo che la dice lunga sul contenuto emotivo di un album che se non fosse per la sua incombente prolissità potrebbe seriamente candidarsi ad un posto tra i grandi del genere. Il fatto è che i Sadael sanno muoversi bene tra le varie venature proposte, ma non sanno come farle esplodere - in questo caso implodere - lanciandosi in momenti ripetuti, lunghi una vita, e senza dare, in prevalenza, un senso compiuto alle composizioni. Così la vera 'essenza' che si vorrebbe raggiungere svanisce proprio quando meriterebbe si essere approfondita. Già in altre occasione l'ho evidenziato: è il limite tipico delle one-man-band. Se non ti supporta il dovuto talento, quanto meno una certa visionarità nell'associare la propria musica ad immagini e vicerversa, molto di quanto vorresti dire rimane sulla carta. Nel caso dei Sadael va un po' meglio rispetto alla media, ma siamo lontani dai risultati raggiunti dai pochi mentori della scena. Peccato? Si, peccato, perchè una band vera e propria, probabile, saprebbe come far rendere al meglio il materiale di questo 'Essence'. Già solo approfondiere gli arrangiamenti lo renderebbe migliore.
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