ROCKET SCIENTISTS: REVOLUTION ROAD
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14/06/2007Nati sul finire degli anni '80 dalle menti di Mark McCrite e Erik Norlander, i Rocket Scientists diventano un trio fin dalla prima release ("Earthbound", 1993) con l'arrivo di Don Schiff. Da quel momento il trio sarà inseparabile, cosa alquanto rara nel mondo della musica, arrivando fino ai giorni nostri compatto e motivato a comporre musica di spessore per il proprio pubblico. Questo "Revolution Road" è un disco di prog rock veramente corposo visto che si tratta di un platter diviso in due supporti per un totale di 18 canzoni. Davvero una bella sorpresa per il sottoscritto poter analizzare così tante tracce per dare un giudizio esaustivo dell'opera proposta. Musicalmente ci troviamo di fronte ad una band che sa coniugare il giusto tributo ai grandi del rock progressivo mondiale con un songwriting ispirato e di spessore. Le tracce risultano melodiche e permeate di un sound morbido e progressivamente trasognate (vedi "Castles Fall" e "Better View"): a volte le tastiere di Erik Norlander si avvicinano ai lidi tanto cari ad Arjen Lucassen come in "Sky Is Falling", mentre in altri frangenti ("Forever Nights") possiamo sentire reminiscenze di puro Kiss-style. L'ugola calda ed ammaliante di Mark McCrite vi farà da cicerone attraverso le melodie create dalle tastiere di Mr. Erik, che come al solito riesce a ricreare sprazzi prog interessanti pur senza soffocare le singole canzoni con costruzioni musicali troppo complesse. Da notare come i due dischi sembrano dividersi equamente la scena: il primo supporto contiene tracce di rock melodico vagamente progressive mentre, al contrario, il secondo disco argenteo racchiude la produzione più genuinamente progressiva del combo americano. Sembra una scelta per accontentare tutti, o forse solo una decisione puramente artistica: stà di fatto che la perfetta separazione esiste e potrebbe anche essere un'idea interessante da replicare in futuro. Una produzione eccellente ed una cover carina completano il quadro di "Revolution Road": il mio consiglio è quello di raggiungere al volo lo spazio myspace della band e dare un ascolto alle canzoni presenti.
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