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RHAPSODY OF FIRE: TRIUMPH OR AGONY

data

07/10/2006
79


Genere: Film Score Metal
Etichetta: Magic Circle Music / SPV
Anno: 2006

“Ancora?” Lo so, chissà in quanti di voi l’hanno pensato quando avete letto il nome dei nostrani Rhapsody in home page. O meglio, degli ora meglio noti come Rhapsody Of Fire, dopo che i recenti problemi legali li hanno costretti ad un cambio di monicker che ha dello scandaloso se si pensa al fatto che i “nostri” sono sulla piazza di mezzo mondo da circa nove anni. E allora? Siete stufi di starli ancora a sentire? Peccato, perché le floride impressioni che mi aveva dato il pomposo “Symphony Of Enchanted Lands Pt. 2” sono diventate realtà in questo nuovo “Triumph Or Agony”. Un album dove il combo capitanato dal duo Staropoli/Turilli continua il crescendo qualitativo che aveva segnato la precedente uscita e presenta, contro ogni aspettativa, un sound più easy, abbandonando così le lunghe e tortuose composizioni che abbinate ad un sound sempre più elaborato aveva reso particolarmente impegnativo l’ascolto degli ultimi dischi. E così dopo il rituale della solita intro narrativa non ci troviamo più di fronte al solito brano a doppia casa martellante, quasi sempre proposto come singolo, che ci ha accompagnato fin dai tempi di “Warrior Of Ice”. Ci si trova di fronte ad un brano, la titletrack, dalle molteplici ritmiche e dal ritornello corale che impressiona subito per la qualità del curato songwriting che non lascia nulla al caso. Così i brani di questo nuovo lavoro prendono forma, procedendo piacevoli nel raccontarci l’evoluzione di questa nuova saga. Dalla veloce “Heart Of The Darklands” al folklore di “Old Age Of Wonders”, degna delle medievali canzoni bardiche, passando poi per una serie di gustosi mid-tempo come “Silent Dream” fino alla bella “Son Of Pain”, ballata struggente tutta per le corde del Lione nazionale che dà il meglio di sé. Il gran finale è dedicato ad un episodio particolare: i sedici minuti di “The Mystic Prophecy Of The Demon Knight” si rivelano un vera e propria colonna sonora da film, con tanto di attori che recitano le rispettive parti dei protagonisti della storia (Christopher Lee e Susan York tra i più noti) rendendo l’evoluzione di questa suite interessante, risultando quasi come se si stesse guardando un film senza il supporto delle immagini. Anche in questa occasione la band ci propone una traccia in italiano, la novità sta nel fatto che “Il Canto Del Vento” è stato composta da Lione (vera novità, visto che fino ad oggi dei testi se ne sono occupati solo i due mastermind) e la resa del suo brano, superato il fastidioso effetto del cantato in italiano, non risulta affatto male donandoci ancora la volta la possibilità di godere dell’interpretazione e della teatralità della sua voce. Una boccata d’aria fresca per i Rhapsody Of Fire che con lo svilupparsi della nuova saga sembrano aver riacquistato stimoli presentandoci un prodotto fresco, risultando oltre che un buon disco anche una piacevole disco da compagnia. Aggiungiamoci poi il fatto che ci troviamo di fronte ad una produzione esemplare, curata dal solito Sascha Paeth, e ad un sound arricchito ulteriormente da una orchestra di settanta elementi. Probabilmente non sarà il disco dell’anno e altrettanto probabilmente non verrà considerato come il loro masterpiece, ma è inutile negare che in questo “Triumph Or Agony” qualcosa si è mosso in positivo. NOT for fanatics only!

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