PRIORI, GUIDO: JOURNEY TRIBUTE
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02/12/2004In Italia i Journey hanno sempre avuto poco seguito, e tra i pochi amanti della band californiana ancora minore è il numero di chi l'ha eletta a preferita più di ogni altra. Capirete, quindi, che ritrovarsi tra le mani un tributo a quella che continuo a ritenere la più grande rock band di sempre realizzato da un artista nostrano fa si specie, ma anche tanto stramaledetto piacere. Perchè? Per i motivi di cui sopra, e perchè è una produzione che sorprende considerato il livello qualitativo (ed interpretativo) incredibilmente alto.
Inutile sottolineare quanto Guido(singer milanese) sia un fan di Perry e soci, altrimenti non avrebbe motivo di esistere un tale tributo. Ma mi preme evidenziare quanta passione, mista a talento, il vocalist riesce ad imprimere ai brani sfiorando vette di devozione che portano seco una sorta di amor patrio musicale, quello da cui nasce e si evolve l'interesse per un artista fino al punto in cui ti cambia la vita. E non si tratta nè di plagio, nè di ottusa ostentazione di una fede, solo il tentativo(riuscito) di rendere omaggio a chi ha contribuito a fare di te la persona che sei oggi. In poche parole, quello che ogni fan dovrebbe essere ben oltre la musica.
Si, la musica.
Molti i brani che hanno fatto storia, sia quella della band, sia quella di un genere come l'AOR che per lustri ha nominato tra i suoi immortali paladini la band di Frisco. Singolarmente eseguiti colla piena fedeltà all'originale, arrangiamenti e delizie minori compresi, e che trovano il dovuto filtro grazie alla "perryana(e non poteva essere diversamente) voce di Guido, il quale mi sento di bacchettarlo bonariamente per la scelta delle song incluse nel CD perchè la scaletta fa crimonosamente a meno dei pezzi di "Frontiers" e "Trial By Fire", ma trattasi solo di inclinazione personale che non pregiudica affatto il mio giudizio complessivo al tributo di per sè superlativo.
Bravo Guido, anzi, grazie...
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