PILGRIMZ: BOAR RIDERS
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24/06/2008Primo full lenght album per i Pilgrimz, dopo due release di minor durata, che in questo 'Boar Riders' riversano tutta la loro attitudine e tutta la loro passione per il caro vecchio e mai domo rock and roll, irrobustendolo con dei suoni al passo coi tempi (il contributo di Tue Madsen non passa inosservato) e mascherandolo con vigorose scosse di thrash metal e di hardcore. E non mi sembra di esagerare se dico che, in certi frangenti, la proposta del quartetto danese, potrebbe addirittura essere etichettata come death ’n’ roll (vedi "Drama King & Drama Queen"), anche in virtù del poderoso growling di Max Vegas, un singer davvero adrenalinico. Sono aggressivi i Pilgrimz, ma allo stesso modo trascinanti, cercando di sfruttare nel migliore dei modi l’ampio raggio del loro tiro, a partire dall’opener "Jimmy’s Castle" che mostra il lato più sporco e dannatamente rock del progetto, fino ad arrivare alla thrasheggiante "Paramount", passando per "Shake-A-Feather", un pezzo sconquassante che sarà difficile schiodare dalle vostre orecchie. A tratti irresistibili su disco, i quattro scandinavi non dovrebbero tradire le aspettative nemmeno sulle assi di un palcoscenico, dato che la loro proposta racchiude tutti quegli elementi di irriverenza, grinta e divertimento ideali per accendere l’entusiasmo della folla. Certo, qualche episodio meno riuscito non manca, ma nel complesso 'Boar Riders' è un lavoro ben realizzato, rabbioso ed accattivante quanto basta.
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