OTTONE PESANTE: And The Black Bells Rang
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11/06/2022Gli emiliani Ottone Pesante in meno di sette anni di attività sono riusciti a diventare un caso in termini di omnicompresività, capaci di sfondare le barriere del doom, integrarlo al noisecore, al jazz, all'avangarde ed al metal, suonando circa trecentocinquanta show solo nei primi quattro anni di vita. Il trio: batteria, tromba, trombone e campionatori si diverte a simulare una fanfara distorta dai nefasti presagi di guerra che viaggia al ritmo di un batterista che sciorina tempi e controtempi con nonchalance biblic. Passaggi jazz su temi morriconiani, oceanici crescendo dove balene cantano. Rallentamenti doom e sfuriate brasscore (brass=ottone, il materiale di cui sono composte le trombe). Il barrito di una mandria di elefanti in fuga che corre senza sosta trascinando dietro di loro tutto ciò che incontrano come in “Carne Marcia”, una nave spaziale in lento avvicinamento tramite un incommensurabile crescendo ai bastioni di Orione “Die Ewige Wiederkunft Des Gleichen” con un finale che non ti aspetti: sfuriate grind di batteria che ritroviamo anche in “Black Bells Of Destruction” accompagnate da vocals ultradistorte. Questi i paesaggi che la musica della band riesce ad evocare. Sound dal fortissimo appeal cinematografico, imponente e magniloquente. Uno straordinario antipasto del prossimo lavoro sulla lunga distanza.
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