NEUN WELTEN: DESTRUNKEN
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17/12/2009"Destrunken" è il secondo album di questo ensemble tedesco alle prese con una sorta di folk rinascimentale, fiabesco e malinconico, che sfrutta a dovere tutte le potenzialità e le caratteristiche degli strumenti acustici. Un disco trasognato, ispirato, che offre il meglio di sé se ascoltato in modi e con approccio ben specifico, ossia apertura totale verso lo stile ed il mondo immaginifico che la musica evoca. Un lavoro che cresce con gli ascolti e che si priva di ogni orpello elettrico, che si fa delicato, riflessivo, in larga misura strumentale, e che in divenire prende la forma precisa di un castello dentro cui dei cantastorie narrano della vita e delle leggende del tempo. Poetico, "Destrunken" ha anche qualche difetto. Alcuni brani faticano ad arrivare alla fine a causa di una fluidità che non trova sbocco come negli episodi migliori. Dettagli, comunque, in quanto tutta l'intensità e la magia continuano a recitare la loro parte con lo stesso grado d'ispirazione che connatura il resto. Ormai i Neun Welten viaggiano sulla strada che porta alla maturità artistica compiuta, e qualche peccatuccio glielo si può perdonare: ne sono certo, il terzo disco, il prossimo, li consacrerà definitivamente. Nel mentre, le porte verso un altro mondo sono aperte. Fidatevi ed incamminatevi, quello che vi aspetta è un regno di musica ed immagini pieno di sorprese.
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